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Il foglietto beta, o β-foglietto, è una delle forme strutturali secondarie delle proteine più comuni, seconda solo all’α-elica. Questa struttura è stata inizialmente scoperta da Linus Pauling e Robert Corey. Il foglietto beta è composto da filamenti beta, conosciuti come β-strand, che si collegano tra loro tramite legami a idrogeno. Il risultato è una configurazione pieghettata, generalmente in zig-zag e attorcigliata.

Geometria del foglietto beta

La catena principale di un foglietto beta, conosciuta come filamento beta, presenta una forma estesa, contrariamente alla conformazione avvolta dell’alfa-elica. Le catene laterali degli amminoacidi si dispongono in direzioni opposte, e i legami a idrogeno si formano tra filamenti proteici, anziché all’interno di un singolo filamento. Tali foglietti sono costituiti da sequenze alternate di amminoacidi idrofobi e idrofili, conferendo una natura anfifilica allo scheletro peptidico.

I foglietti beta possono essere classificati come antiparalleli o paralleli, a seconda della direzione in cui corrono i filamenti. Nel caso degli antiparalleli, i legami a idrogeno sono più stabili, a causa della loro disposizione ottimale. In un foglietto beta parallelo, tutti i filamenti sono diretti nella stessa direzione, creando spazi più ampi tra i legami a idrogeno.

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Differenze tra alfa elica e beta foglietto

Le somiglianze tra la struttura del foglietto beta e quella dell’alfa elica sono evidenti, sebbene ci siano differenze fondamentali. Entrambi i tipi di struttura secondaria stabiliscono legami a idrogeno, ma i filamenti del foglietto beta sono separati tra loro. In termini di conformazione, mentre l’alfa elica presenta amminoacidi organizzati in una forma a spirale, il beta foglietto è composto da filamenti allineati, che possono avere lunghe sequenze di legami a idrogeno.

Per illustrare queste differenze, in una tabella sono elencati alcuni punti chiave:

Alfa elica Beta foglietto
Struttura a forma di bastoncino con elica destrorsa Conformazione quasi completamente estesa
Legame a idrogeno intramolecolare Legami a idrogeno intermolecolari tra filamenti
Può essere un polipeptide a catena singola Non può essere un polipeptide a catena singola
I gruppi alchilici sono orientati verso l’esterno I gruppi alchilici sono orientati sia verso l’interno che verso l’esterno
Esempi: cheratina, mioglobina, insulina Esempio: fibroina della seta

Le differenze strutturali tra alfa elica e beta foglietto evidenziano la complessità e la diversità delle configurazioni delle proteine, cruciali per la loro funzione biologica.

Glossario dei Termini Chiave

  • Foglietto beta (β-foglietto): Una struttura secondaria comune nelle proteine, caratterizzata da filamenti beta disposti in foglietti pieghettati e stabilizzati da legami a idrogeno.
  • Filamento beta (β-strand): Un tratto di catena polipeptidica che forma un componente di un foglietto beta.
  • Legame a idrogeno: Un’interazione debole tra un atomo di idrogeno legato a un atomo elettronegativo (come l’ossigeno) e un altro atomo elettronegativo.
  • Struttura parallela: In un foglietto beta, si riferisce a filamenti beta adiacenti che corrono nella stessa direzione (dall’estremità N-terminale all’estremità C-terminale).
  • Struttura antiparallela: In un foglietto beta, si riferisce a filamenti beta adiacenti che corrono in direzioni opposte.
  • Catena laterale: La parte variabile di un amminoacido, che determina le sue proprietà chimiche.
  • Idrofobico: Repulsione dall’acqua.
  • Idrofilo: Attrazione per l’acqua.
  • Alfa elica (α-elica): Un’altra struttura secondaria comune nelle proteine, caratterizzata da una forma a spirale.
  • Conformazione: L’organizzazione tridimensionale di una molecola, determinata dalla rotazione attorno ai suoi legami.

Quiz a Risposta Breve

  1. Descrivere la struttura di base di un foglietto beta e i legami che lo stabilizzano.
  2. Qual è la differenza tra una struttura beta parallela e una antiparallela? Quale è generalmente più stabile e perché?
  3. Spiegare come la disposizione degli amminoacidi idrofobici e idrofili contribuisce alla stabilità di un foglietto beta.
  4. Descrivere la geometria generale di un foglietto beta. È una struttura planare?
  5. Qual è la lunghezza tipica di un filamento beta in un foglietto beta?
  6. Quali sono le principali differenze tra un’alfa elica e un foglietto beta in termini di struttura e legami?
  7. Fornire un esempio di proteina che contiene un’alfa elica e un esempio di proteina che contiene un foglietto beta.
  8. Come influisce la chiralità degli amminoacidi sulla struttura di un foglietto beta?
  9. Cosa si intende per “torsione” in un foglietto beta?
  10. Che cos’è un foglietto beta misto?

Chiave di Risposta del Quiz

  1. Un foglietto beta è formato da filamenti beta, che sono tratti di catena polipeptidica disposti in modo da formare un foglio pieghettato. I legami a idrogeno tra i gruppi ammidici e carbonilici di amminoacidi su filamenti adiacenti stabilizzano la struttura.
  2. In una struttura parallela, i filamenti beta adiacenti corrono nella stessa direzione, mentre in una struttura antiparallela corrono in direzioni opposte. Le strutture antiparallele sono generalmente più stabili a causa di una migliore geometria dei legami a idrogeno.
  3. Gli amminoacidi idrofobici tendono ad aggregarsi all’interno del foglietto, lontano dall’ambiente acquoso, mentre gli amminoacidi idrofili si trovano sulla superficie. Questa disposizione massimizza le interazioni favorevoli e contribuisce alla stabilità complessiva.
  4. Un foglietto beta non è planare ma ha una forma pieghettata. Gli atomi di carbonio alfa degli amminoacidi si alternano sopra e sotto il piano del foglio.
  5. Un filamento beta può variare in lunghezza, ma tipicamente è lungo da 3 a 10 amminoacidi, corrispondenti a una lunghezza fino a 35 Å.
  6. Un’alfa elica è una struttura a spirale stabilizzata da legami a idrogeno all’interno dello stesso filamento, mentre un foglietto beta è una struttura planare stabilizzata da legami a idrogeno tra filamenti adiacenti.
  7. La cheratina è un esempio di proteina che contiene alfa eliche, mentre la fibroina della seta è un esempio di proteina ricca di foglietti beta.
  8. La chiralità degli amminoacidi conferisce una leggera torsione destrorsa ai singoli filamenti beta, che si traduce in una torsione sinistrorsa complessiva del foglietto.
  9. La torsione si riferisce alla leggera curvatura del foglietto beta lungo il suo asse longitudinale.
  10. Un foglietto beta misto contiene sia regioni parallele che antiparallele, combinando le caratteristiche di entrambe le strutture.

FAQ: Foglietto Beta (β-foglietto)

1. Cosa sono i foglietti beta (β-foglietti)?

I foglietti beta sono una delle strutture secondarie più comuni nelle proteine, dopo l’alfa elica. Sono formati da filamenti beta (β-strand) che si dispongono lateralmente e si legano tra loro tramite legami a idrogeno, creando una struttura a zig-zag simile a un foglio piegato.

2. Quali sono le differenze tra foglietti beta paralleli e antiparalleli?

Nei foglietti beta paralleli, i filamenti beta adiacenti hanno la stessa direzione, ovvero vanno dal terminale amminico al terminale carbossilico. Nei foglietti beta antiparalleli, invece, i filamenti beta adiacenti hanno direzioni opposte. I foglietti beta antiparalleli sono generalmente più stabili di quelli paralleli a causa di una migliore disposizione dei legami a idrogeno.

3. Qual è la geometria tipica di un foglietto beta?

Sebbene siano chiamati “foglietti”, la struttura tridimensionale di un foglietto beta non è piatta. I legami tra gli atomi di carbonio (Cα) dei filamenti beta creano una struttura pieghettata, con i Cα alternati sopra e sotto il piano del foglietto. Inoltre, a causa della chiralità degli amminoacidi, i foglietti beta presentano una torsione sinistrorsa complessiva.

4. In che modo l’idrofobicità degli amminoacidi influenza la formazione dei foglietti beta?

I foglietti beta sono spesso composti da sequenze di amminoacidi con residui idrofobi e idrofili alternati. Questa disposizione anfifilica contribuisce alla stabilità del foglietto beta, con i residui idrofobici che tendono ad aggregarsi all’interno della struttura e i residui idrofili che interagiscono con l’ambiente acquoso circostante.

5. Quali sono le principali differenze tra alfa eliche e foglietti beta?

Entrambe le strutture sono stabilizzate da legami a idrogeno, ma presentano differenze importanti:

  • Forma: L’alfa elica è una struttura elicoidale, mentre il foglietto beta è una struttura planare pieghettata.
  • Legame a idrogeno: Nell’alfa elica i legami a idrogeno si formano tra amminoacidi all’interno dello stesso filamento, mentre nel foglietto beta si formano tra filamenti adiacenti.
  • Disposizione dei gruppi laterali: Nell’alfa elica i gruppi laterali degli amminoacidi sono disposti verso l’esterno dell’elica, mentre nel foglietto beta si alternano sopra e sotto il piano del foglietto.

6. Quali sono alcuni esempi di proteine che contengono foglietti beta?

La fibroina, la proteina presente nella seta, è un esempio di proteina con un’alta percentuale di struttura a foglietto beta. Altri esempi includono proteine strutturali come la cheratina e proteine ​​coinvolte nel legame con altre molecole, come gli anticorpi.

7. I foglietti beta possono essere misti?

Sì, esistono foglietti beta misti, costituiti da una combinazione di filamenti beta paralleli e antiparalleli. Questi foglietti possono presentare una geometria più complessa rispetto a quelli composti da un solo tipo di filamento.

8. Quanto possono essere grandi i foglietti beta?

Un singolo filamento beta può essere composto da 3 a 10 amminoacidi e raggiungere una lunghezza fino a 35 Å. I foglietti beta possono essere formati da un numero variabile di filamenti beta, quindi le loro dimensioni possono variare notevolmente.

Fonte Verificata

Foglietto Beta (β-foglietto) : sintesi e guida veloce

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