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Cecilia Payne Gaposchkin: la donna che scoprì la composizione dell’universo e fu a lungo ignorata.

La scoperta di Cecilia Payne Gaposchkin

Cecilia Payne Gaposchkin è nota per aver scoperto che il Sole e le stelle sono principalmente composti da idrogeno ed elio. Tuttavia, le sue tesi iniziali furono ignorate e sottovalutate dai colleghi più anziani, a causa del pregiudizio di genere e delle convenzioni scientifiche del suo tempo. Solo anni dopo, il valore delle sue scoperte venne finalmente riconosciuto.

La sua formazione

Nata nel 1900 a Wendover, in Inghilterra, Cecilia affrontò molte difficoltà nella sua vita, tra cui la perdita del padre. Malgrado un contesto familiare complicato, si distinse per le sue eccezionali capacità intellettuali e sviluppò un forte interesse per la scienza, in particolare per l’astronomia. Inizialmente, non ricevette il supporto necessario nelle scuole frequentate, ma l’influenza di insegnanti ispiratori e la lettura delle opere di Newton la motivarono a perseguire una carriera scientifica.

Riconoscimenti e impatto

Dopo anni di lotte contro il pregiudizio e l’ignoranza, le idee di Cecilia trovarono finalmente riconoscimento nella comunità scientifica, contribuendo in modo significativo alla comprensione dell’universo e lasciando un’eredità duratura nell’astrofisica.

Cecilia Payne Gaposchkin, la storia della donna che svelò la composizione dell’universo (e che per anni è stata ignorata)

Cecilia Payne Gaposchkin scoprì che il Sole e le stelle sono principalmente composte da idrogeno ed elio: le sue tesi vennero però ignorate e oscurate dal pregiudizio dei colleghi più anziani per essere riconosciute solo anni dopo

@Smithsonian Institution/Science Service/ Wikipedia

Cecilia Payne Gaposchkin è una figura fondamentale nell’ambito dell’astrofisica, ma la sua eredità è stata per lungo tempo oscurata dal pregiudizio del suo tempo. Nata il 10 maggio 1900 a Wendover, in Inghilterra, Cecilia affrontò fin da giovane una serie di sfide, tra cui il difficile contesto familiare dovuto alla morte prematura del padre.

Nonostante le difficoltà, si distinse presto per le sue capacità intellettuali, sviluppando un profondo interesse per la scienza e in particolare per l’astronomia. Inizialmente non trovò supporto nelle scuole che frequentò, ma fu grazie all’incontro con alcuni insegnanti e la lettura dei Principia di Newton che decise di intraprendere la sua carriera scientifica.

Nel 1919, grazie…

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