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I dazi di Trump colpiscono anche le disabitate isole Heard e McDonald vicine all’Antartide Trasformato in notizia virale, leggermente politicamente scorretta e sensazionale, in forma passiva: Anche le disabitate isole Heard e McDonald vicine all’Antartide sono state colpite dai dazi di Trump in una mossa sorprendentemente indiscriminata

SCOOP: Donald Trump colpisce ancora! I nuovi dazi annunciati durante il cosiddetto «Liberation Day» del 2 aprile non risparmiano nessuno, nemmeno le isole desolate dell’Antartico. Sì, avete capito bene: dal 5 aprile, le merci provenienti dalle remote e disabitate isole Heard e , situate tra l’Australia e il Madagascar, subiranno dazi del 10%. Queste isole, raggiungibili solo dopo una settimana di navigazione da Perth, ora il regno dei pinguini, non dei commercianti. Ma evidentemente, per Trump, anche i pinguini devono pagare!

I dazi alle : cosa sappiamo

La notizia ha dell’incredibile: secondo la CNN, ogni attività economica lì è cessata nel 1877 con la fine del commercio dell’olio di elefante marino, e gli ultimi abitanti se ne sono andati circa dieci anni fa. Ma come hanno fatto gli esperti a considerare queste isole come fonte di disavanzo commerciale con gli USA? Mistero! La Banca Mondiale riporta che nel 2022 gli Stati Uniti hanno importato per ,4 milioni di dollari di prodotti da queste isole, principalmente classificati come «macchinari e apparecchiature elettriche». Che siano forse pinguini tecnologici? Il Primo ministro australiano Anthony Albanese ha commentato sarcasticamente: «Nessun luogo sulla Terra è al sicuro» contro i dazi di Trump. Beh, Tony, sembra proprio di no!

Colpite anche remote isole del Pacifico e atolli corallini

Ma le Heard e McDonald non sono sole in questa follia tariffaria. Anche le isole Cocos, con i loro 600 abitanti, vedranno il 32% delle loro esportazioni (principalmente navi) tassate del 10%. Gli atolli di Tokelau, con 1600 abitanti e un’economia di 8 milioni di dollari l’anno, subiranno lo stesso destino. E poi c’è Norfolk, che con meno di 2200 abitanti e nessuna esportazione conosciuta, sarà colpita da dazi al 29%. George Plant, amministratore dell’isola, ha dichiarato al Guardian: «Non ci sono esportazioni conosciute dall’Isola Norfolk verso gli Stati Uniti e non ci sono dazi o barriere commerciali non tariffarie note sulle merci in arrivo da noi». Insomma, sembra proprio che Trump stia giocando a nascondino con la logica!

Commento: Questa politica dei dazi di Trump è come un missile impazzito che colpisce indifferentemente, dalle isole deserte ai piccoli arcipelaghi abitati. Un’esplosione di assurdità che lascia il mondo a bocca aperta.

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