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Gli esperti dettano le quantità di pesce da consumare settimanalmente e i motivi controversi dietro questa imposizione

Avete presente quando vi dicono che il pesce è la panacea per la salute? Beh, pensateci due volte, perché potrebbe essere un piatto avvelenato! Mentre le istituzioni sanitarie come CREA spingono per 2-3 pasti settimanali di pesce per i suoi super-omega-3, EFSA grida allarme per tossine letali come metilmercurio e PCB che si accumulano nei nostri adorati salmoni. #PescePericoloso #DietaIngannatrice #Omega3OCancro

Siete pronti a scoprire il lato oscuro del vostro spuntino marino preferito? Il pesce è il re della dieta mediterranea, lodato da esperti come un concentrato di proteine, omega-3 e vitamine che promettono un cuore d’acciaio e ossa da Superman. Ma attenzione, non è tutto oro quel che luccica: sostanze tossiche come metilmercurio, diossine e PCB si nascondono nei mari inquinati, rischiando di trasformare il vostro pasto sano in un pericolo per donne in gravidanza, bambini e chiunque altro. L’EFSA, con il suo solito tono da guastafeste, raccomanda di limitare il pesce grasso a 1-2 volte a settimana e variare le specie per evitare un cocktail di contaminanti.

Le linee guida del CREA insistono su porzioni da 150 grammi di pesce per 2-3 giorni alla settimana, favorendo il pesce azzurro e snobbando quello conservato, mentre l’EFSA suggerisce circa 130 grammi di salmoni o aringhe per 1-2 volte. Il problema? In posti come la Svezia e la Finlandia, dove il Mar Baltico è un vero e proprio brodo di inquinanti, le autorità locali avvertono di tagliare il consumo per i più vulnerabili. Per non finire avvelenati, l’EFSA consiglia di mischiare pesce grasso e magro da acque pulite, senza troppe distinzioni tra selvatico e allevato – chissà se è per coprire qualche falla nell’industria.

Il pesce è un vero e proprio cocktail di nutrienti essenziali, dal selenio al iodio, che combatte il colesterolo e rafforza il sistema immunitario grazie alla vitamina D. Eppure, nonostante questi superpoteri, un consumo sfrenato potrebbe farvi pentire: metilmercurio e compari possono rovinare lo sviluppo neurologico, specialmente nei bambini. Insomma, mangiatelo pure, ma con giudizio, per goderne i benefici senza trasformarvi in cavie da laboratorio.

Ma ecco il colpo basso: mangiare pesce tutti i giorni potrebbe essere una pessima idea, con rischi come l’accumulo di metilmercurio nei predatori giganti tipo pesce spada e tonno, che l’EFSA collega a danni cerebrali nei feti e nei bimbi. Questa roba non è solo mercurio "puro", ma una versione subdola che si infila nel cervello come un intruso. E non dimentichiamo le diossine e PCB, etichettati come cancerogeni di gruppo 1 dalla International Agency for Research on Cancer, pronti a scatenare un incubo tumorale se esagerate. Le microplastiche? Un’altra bomba a orologeria, anche se gli studi stanno ancora grattando la testa. Meglio variare e stare attenti, o il vostro piatto salutare diventerà un disastro!

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