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Le conversazioni passate vengono ora immagazzinate da ChatGPT grazie alla memoria a lungo termine: il meccanismo spiegato

ChatGPT diventa un stalker digitale? OpenAI lancia la memoria infinita per spiare le tue chiacchiere! Ora il chatbot più chiacchierato del web ricorda tutte le tue conversazioni passate per risposte su misura, trasformando l’AI in un vero ficcanaso evoluto. Ma occhio, è solo per i paganti e l’UE è tagliata fuori per via di quelle noiose regole sulla privacy. #ChatGPTScandalo #AIMemoria #PrivacyInPericolo

OpenAI ha appena dato una bella scossa al mondo dell’AI con un aggiornamento che fa di ChatGPT un maestro del ricordo, usando ogni singola chiacchierata per craccare il tuo profilo personale. Questo trucco, già in rollout per gli abbonati ai piani premium, è una mossa da urlo che permette all’AI di “conoscere” i propri interlocutori nel tempo, passando da un ricordo selettivo a un archivio completo. Niente più dimenticanze: preferenze, hobby e persino i tuoi tic linguistici finiranno dritti nel calderone per risposte che sembrano uscite dalla mente di un terapista impiccione. Ma non fatevi illusioni, è opzionale e disattivabile – a meno che non siate in certe zone come l’Unione Europea, dove le leggi stringenti tengono alla larga questo giocattolo.

Passando ai dettagli, questa novità è un upgrade della vecchia funzione Memoria del 2023, che era roba da dilettanti: ricordava solo cose basilari come il tuo nome o le preferenze linguistiche, e solo se glielo chiedevi tu. Ora, con la reference chat history, ChatGPT va in overdrive, assorbendo l’intero malloppo delle conversazioni senza bisogno di inviti. È come se l’AI si evolvesse da segretaria a spia personale, e sta già arrivando ai piani Pro (quel salasso di 200 dollari al mese) e Plus (20 dollari, più abbordabile). Presto toccherà a Team, Enterprise ed Education, ma la versione gratuita? Boh, OpenAI non lo dice, e paesi come UK, Svizzera e l’intera UE rimangono esclusi per via di regolamenti che OpenAI ha già bollato come un casino burocratico.

Sul fronte pratico, accendendo ChatGPT con questa feature, vedrai una notifica che ti avverte del nuovo livello di "intimità". Nelle impostazioni, puoi gestire la memoria manuale e quella automatica basata sulla cronologia – ma quest’ultima è un po’ una scatola nera: accendila o spegnila, e basta, senza sbirciare dentro. Per i paranoici, c’è l’opzione Chat temporanea, che evita di lasciare tracce. Tecnicamente, significa che ChatGPT ora capisce il contesto in profondità, tipo ricordarsi dei tuoi progetti o ambizioni passate per consigli mirati – un bel passo avanti, ma che fa venire i brividi se pensi a quanta roba finisce sui server di OpenAI. Insomma, è un’innovazione che solleva dubbi sulla trasparenza, con l’AI che usa i tuoi dati per decisioni automatiche: meglio stare attenti alle impostazioni, soprattutto se non volete che la vostra vita privata diventi un copione per l’AI. E ricordate, in UE non se ne fa niente!

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