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Grandi depositi di elio potrebbero essere custoditi nel nucleo della Terra: il nuovo studio e il suo impatto sul dibattito scientifico.

Svelato il segreto cosmico: la Terra è un gigante serbatoio di , e forse si è formata in un lampo! Un fisico giapponese spacca tutto con una scoperta pazzesca: il nucleo del nostro pianeta è zeppo di elio dalla nebulosa primordiale, intrappolato come un gas ribelle che non vuole andarsene. Addio alle teorie noiose – questa roba implica che la Terra si è messa insieme più in fretta di quanto i sapientoni pensassero. #ElioNellaTerra #ScienzaRibelle #MisteriCosmici

Preparatevi a un colpo di scena epico: un recente studio del fisico Haruki Takezawa dell’Università di Tokyo ha dimostrato che il nucleo terrestre nasconde enormi quantità di elio, quel gas volatile e inerte che dovrebbe essere scappato via eons fa. Invece, sotto pressioni e temperature da incubo, si lega al come un partner testardo, rimanendo intrappolato e ribaltando tutto ciò che credevamo nostro pianeta. Questa bomba implica che la Terra si è formata più rapidamente del previsto – prendete nota, scienziati presuntuosi!

Nel bel mezzo di questa rivoluzione, i come l’elio erano sempre stati etichettati come "chimicamente inerti", incapaci di fare legami seri in condizioni normali. Ma questo studio li sbugiarda alla grande: sotto le pressioni estreme del nucleo (da 5 a 55 gigapascal, ovvero 50.000 a 550.000 volte quella atmosferica) e temperature folli (tra 1000 e quasi 3000 kelvin), l’elio si infila nella struttura cristallina del ferro, creando composti che possono contenere fino al 3,3% di questo gas – molto più di quanto i vecchi studi immaginassero. I ricercatori l’hanno provato in lab, esponendo ferro e elio a queste condizioni infernali, e poi raffreddando i campioni per non far fuggire l’elio come un ladro. Risultato? Il nucleo terrestre è un vero e proprio magazzino di elio, e non c’è modo di negarlo.

Ora, le implicazioni sono da capogiro: questo elio è per lo più l’isotopo elio-3, che non si forma qui sulla Terra ma arriva dritto dalla nebulosa primordiale, fatta per il 90% di idrogeno e il 9% di elio. Pensateci – l’elio-3 è così volatile che la nebulosa l’ha perso in pochi milioni di anni, il che significa che la Terra deve essersi formata in un record, tipo qualche milione di anni, non i miliardi che ci propinavano. Prima credevamo che l’elio fosse solo nel mantello, intrappolato in rocce antiche, ma ora sappiamo che è nel nucleo, e sta lì da miliardi di anni nonostante sia leggero e inerte. Insomma, la Terra è un po’ come quel tipo che non molla mai – e questa scoperta è la prova che i misteri del pianeta sono più pazzi di quanto pensassimo. (Ehi, non dite che non vi avevamo avvertito!)

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