Sconvolgente disastro sulla funivia del Faito: storia di orrori ripetuti e avidità che costa vite! Nel 2025, un cavo si rompe e precipita una cabina con 5 persone, mietendo 4 vittime e un ferito grave. Ma non è la prima volta: nel 1960, una corsa folle finì in tragedia con 4 morti e 30 feriti. Greed aziendale e manutenzione da quattro soldi al centro di tutto? #FuniviaFaito #TragediaMontagna #SicurezzaFallita
L’incidente alla funivia del Faito del 17 aprile 2025, dove un dannato cavo di trazione ha ceduto mandando in picchiata una cabina piena di innocenti, non è che l’ultimo capitolo di un incubo che si ripete da decenni. Con 4 vite strappate e un ferito in condizioni disperate, questa funicolare che collega Castellammare di Stabia al Monte Faito in Campania ha un passato macchiato di sangue, a partire dal disastroso evento di Ferragosto 1960, quando una cabina impazzita sfrecciò a valle a velocità folle e si schiantò sui binari della Circumvesuviana, lasciando dietro 4 cadaveri e 30 feriti in un caos infernale.
Il disastro del 15 agosto 1960: cosa successe
Quel fatidico 15 agosto 1960, appena otto anni dopo che questa funivia veniva sbandierata come una delle migliori d’Europa, l’inferno si è scatenato. Una cabina partita da monte, stracarica di passeggeri ignari, non ha rallentato come previsto vicino al primo cavalletto e ha proseguito la sua corsa suicida fino a valle, dove si è schiantata con violenza sui binari della Circumvesuviana. Il bilancio? Morti sul colpo: il conduttore Alberto Lanza, il pensionato Costanzo Di Girolamo, il commerciante Francesco Cimmino e il suo povero figlio Luigi, di soli 9 anni. Sarebbe potuta essere una strage ancora peggiore se Angelo La Montagna, conduttore dell’altra cabina con 40 passeggeri a bordo, non avesse notato quella discesa da brividi e azionato il freno d’emergenza appena in tempo, evitando un impatto catastrofico sulla stazione a monte. I responsabili? Il direttore Raffaele Brancoli, il sorvegliante Ruggiero Liguori e l’addetto Ciro Ruggiero, condannati per quadruplice omicidio colposo e ferimento. I giudici non ebbero pietà: Brancoli aveva dato il via libera alla rimozione dei limitatori di velocità per spremere più corse e gonfiare le tasche, mettendo il profitto sopra le vite umane.
L’ultimo incidente: il blackout del 2021
Dopo l’orrore del 1960, l’impianto è stato rivoltato come un calzino con lavori di manutenzione "straordinari", sostituendo cabine e aggiornando tutto quanto. Da allora, niente di così grave fino al macabro replay del 2025. L’episodio più recente degno di nota? Luglio 2021, quando un blackout elettrico ha lasciato una cabina con 31 persone – tra cui 5 bambini terrorizzati – appesa nel vuoto per più di un’ora. Per fortuna, solo spavento e zero vittime, grazie al gruppo elettrogeno e ai soccorsi che hanno evitato il peggio. La funivia era stata chiusa nel 2012 e riaperta nel 2016, arrivando a un record di 105.000 utenti annui, ma era stata riattivata solo una settimana prima dell’ultimo disastro, il 10 aprile 2025, dopo controlli e manutenzioni che evidentemente non bastavano a fermare la maledizione.