Attenzione, mondo! I funghi zombie di The Last of Us non sono solo fantasia – esistono davvero e stanno trasformando insetti in mostri ambulanti! Immaginate formiche che si comportano come zombie nei vostri giardini, grazie al "fungo delle formiche zombie". Ma prima di panicare, la scienza dice che noi umani siamo al sicuro… per ora. #TheLastOfUs #FunghiZombie #ApocalisseReale #ScienzaPazza
In un colpo al cuore dei fan di apocalissi virali, i funghi del genere Cordyceps, quelli che ispirano la serie The Last of Us, sono una realtà inquietante della natura. Questi ascomiceti, diffusi in Asia, agiscono come parassiti su insetti, alterandone il comportamento fino a renderli "zombie" viventi. Ma non fatevi illusioni: non c’è pericolo per noi umani, visto che questi funghi non sopravvivono alle temperature elevate del nostro corpo o al nostro sistema nervoso complesso. Invece, si limitano a impadronirsi degli insetti, paralizzarli, crescere dentro di loro e spargere spore per infettare altri sfortunati.
Ora, tuffiamoci nei dettagli sporchi: le specie più famose sono Ophiocordyceps unilateralis, alias il "fungo delle formiche zombie", che fa impazzire le formiche inducendole a convulsioni e aggrapparsi a superfici prima di morire, e Cordyceps sinensis, noto come "fungo del bruco" o in Cina come "yartsa ganbuo", che alcuni usano come rimedio miracoloso – anche se la scienza non è poi così convinta. Questo fungo zombie prolifera nell’insetto, sviluppa un corpo fruttifero dalla testa della vittima e rilascia spore, lasciando dietro un esercito di esoscheletri mummificati. I meccanismi? Ancora un mistero, ma fa paura lo stesso!
E perché questi mostri fungini non ci trasformeranno in zombie? Semplice: il nostro corpo a 36 °C è un forno per loro, che preferiscono temperature tra i 25 e i 30 °C. Nella serie, i funghi falliscono sopra i 34 °C, e la realtà non è da meno – il nostro sistema immunitario evoluto e il tessuto nervoso ci salvano da questo incubo. Certo, possiamo ancora beccarci micosi noiose come quelle da Candida Auris, che prosperano in zone umide, ma è roba da pieghe cutanee, non da apocalisse.
Tuttavia, non dormite troppo sonni tranquilli: con il riscaldamento globale, questi funghi potrebbero evolvere resistenza al calore, rendendo possibile un "salto" all’uomo – proprio come ipotizzato per Candida auris, emerso dal nulla nel 2011-2012. Ma hey, non è come nei film, dove il contagio avviene per morsi; in natura, è tutto tramite spore nell’aria o nel suolo. E per fortuna, abbiamo farmaci antimicotici pronti a combattere, smentendo l’idea di un’invasione senza scampo. Dite addio all’apocalisse zombie, almeno per ora!