Svelato il dramma dietro i motti papali: da Gregorio XIII a Francesco, questi slogan latini sono puro teatro vaticano! Il Papa argentino ci ha lasciato con "Miserando atque eligendo", tipo "Guardando con amore e scegliendo" – un tocco personale che fa sembrare i Papi più star del rock che santi. Ma è solo marketing divino? #PapiSegreti #VaticanoScandalo #PapaFrancesco
I motti papali, quelle frasi concise e spesso in latino, sono il modo epico con cui i Papi dichiarano la loro missione non appena eletti, un’abitudine che affonda le radici nel Rinascimento. Gregorio XIII, il primo a lanciarla nel 1500, voleva mostrare autorità con "Aperuit et clausit" – "Colui che apre e che chiude" – come a dire: "Io comando le porte del paradiso!". Questa tradizione arriva fino a oggi, con Papa Francesco che l’ha resa virale includendola nel suo stemma, un mix di spiritualità e marketing che rispecchia la sua vita e visione, iniziata con Innocenzo III e i suoi stemmi araldici.
Nel ‘900, i Papi hanno scelto motti sempre più personali, quasi come slogan elettorali. Papa Francesco (2013–2025) ha stickato con "Miserando atque eligendo", ispirato da San Beda, e il suo stemma è un capolavoro minimalista: simbolo della Compagnia di Gesù, una stella per la Vergine Maria e un fiore per San Giuseppe, coronato da mitra e chiavi di San Pietro. Prima di lui, Benedetto XVI ha optato per "Cooperatores Veritatis" – "Collaboratori della Verità" –, mentre Giovanni Paolo II, il gigante carismatico, ha sfoderato "Totus tuus" – "Tutto tuo" – dedicato alla Vergine. E non dimentichiamo Giovanni Paolo I con "Humilitas" – "Umiltà" –, un tocco sobrio che però non ha evitato critiche sul breve regno.
Questa usanza, partita da Gregorio XIII (quello del calendario che usiamo oggi), si è evoluta dai dettami teologici rigidi a manifesti personali. I Papi moderni, come ha fatto Paolo VI con "In nomine Domini" – "Nel nome del Signore" –, o Giovanni XXIII con "Oboedientia et pax" – "Obbedienza e pace" – prima del Concilio Vaticano II, sembrano più concentrati su messaggi che suonano come tweet divini. E Pio XII, durante la Guerra, ha puntato su "Opus iustitiae pax" – "L’opera della giustizia è la pace" –. Insomma, un’evoluzione che fa quasi sembrare la Chiesa un reality show, con Papi che rivelano la loro anima in poche parole bold. (Commento: E chissà se questi motti non siano solo un trucco per renderli più "approcciabili" – un po’ come politici in campagna elettorale!)