Skype Addio: Microsoft Lo Seppellisce per Far Spazio a Teams! Se pensavate che Skype sarebbe durato per sempre, ripensateci: l’icona delle videochiamate ha tirato le cuoia oggi, 5 maggio 2025, dopo 20 anni di chiacchiere infinite. Microsoft, stanca di questo vecchio rottame, ha deciso di smantellarlo per spingere il suo nuovo giocattolone, Teams, in una mossa che puzza di astuta strategia aziendale. Non fatevi prendere dal panico, però: potete trasferire i vostri contatti e dati su Teams o tuffarvi in una delle 7 alternative che vi salveranno la pelle per chattare e videochiamare, sia per divertimento che per lavoro. Ogni app ha i suoi pro e contro, quindi scegliete quella che vi fa sentire meno idioti online. #AddioSkype #ComunicazioneDigitale #TechFail
Ehi, gente, se siete tra quelli che hanno versato una lacrima per Skype, sappiate che Microsoft non ha perso tempo: la chiusura è parte di un piano più grande per rendere tutto più "integrato" e innovativo. Annunciata a febbraio, questa mossa vi obbliga a migrare i vostri dati su Microsoft Teams o a cercare altrove. L’articolo vi guida su perché Skype è stato rottamato e quali sono le 7 opzioni top per non rimanere isolati.
Chi di voi utilizzava Skype per lavoro potrebbe trovare in Microsoft Teams una naturale evoluzione. Gratuito per gli ex utenti Skype fino alla fine, Teams è una bestia per le aziende ma funziona anche per chiacchierate personali: videochiamate fino a 300 partecipanti nella versione free, o fino a 10.000 se pagate. Ha lavagne virtuali, condivisione dello schermo, chat e sottotitoli automatici (solo in inglese gratis). Se siete fan di Word, Excel o PowerPoint, si integra alla perfezione con Microsoft 365. È robusta, ma potrebbe essere un po’ troppa roba per un uso casuale – insomma, non per chi chiama la nonna una volta al mese.
Per chi vuole semplicità senza complicazioni, Google Meet è la scelta furba. Con un account Google, avviate riunioni in un lampo via link: chiamate video fino a 100 persone per 60 minuti gratis. I piani pagati, inclusi in Google Workspace, spingono fino a 1.000 partecipanti con breakout room e streaming. E c’è Gemini, l’AI di Google, per appunti e sfondi personalizzati. È leggero, affidabile e ideale per chi è già invischiato nell’ecosistema Google – perfetto per i geek che non staccano mai.
Probabilmente la piattaforma che ha beneficiato di più del boom dello smart working, “grazie” anche della pandemia di COVID-19, Zoom è il re delle videochiamate, con milioni di utenti conquistati per la sua qualità e facilità. Gratis, ospita fino a 100 partecipanti per 40 minuti, con lavagna virtuale, registrazione e chat interna. I piani a pagamento offrono sessioni fino a 30 ore e AI come Zoom Companion per riassunti e domande. Peccato per la crittografia end-to-end, che non è attivata di default – dovete armeggiare manualmente, roba da farvi bestemmiare.
Passiamo a WhatsApp, la superstar delle chiacchiere: se avete uno smartphone, probabilmente ce l’avete già installata. Offre chiamate vocali e videochiamate fino a 32 partecipanti, con condivisione di documenti e media, il tutto protetto da crittografia end-to-end. È ideale per usi personali o lavorativi – per i professionisti, c’è WhatsApp Business con tool specifici. Niente di troppo fancy, ma è così popolare che vi sentirete a casa, come se foste al bar con gli amici.
Se la privacy è il vostro pallino, Signal è l’app da guastatori: gratuita e open-source, con chiamate di gruppo fino a 50 partecipanti e crittografia end-to-end di default. Condivide link per inviti facili, ma manca delle funzioni collaborative da ufficio. È una delle opzioni più sicure sul mercato – ideale se parlate di cose "sensibili", tipo ricette segrete o pettegolezzi aziendali.
Slack è la scelta per chiacchiere veloci tra colleghi, con riunioni da avviare direttamente dalla chat. Gratis, solo per due persone; pagando, fino a 50. È pimpante per comunicazioni istantanee, ma non è granché per riunioni serie – più per chi manda meme in ufficio che per discorsi formali.
Infine, Webex è la Rolls-Royce per il mondo del lavoro e della formazione: integra calendari, condivisione avanzata e supporta eventi in diretta con centinaia di partecipanti. Ideale per webinar o corsi, con un piano gratuito limitato a 40 minuti e 100 persone. Non è per tutti – un po’ pesante per l’utente medio – ma se siete in ambito enterprise, è una vera manna dal cielo. Valutate se vi serve tutta quella potenza o se state solo chiamando la famiglia.