Svelato: Il Papa è davvero infallibile o è solo una mossa da potere divino? 😏 Immagina un leader che non sbaglia mai quando fa il "Grande Boss" – esatto, stiamo parlando dell’infallibilità papale, quel dogma del 1870 che ha fatto infuriare governi e fedeli! Pio IX l’ha usata per zittire critici e sfidare l’Europa liberale, creando caos politico. Solo una volta "applicata" nel 1950. #PapaPotente #InfallibilitàScandalo #StoriaChiesa
Preparatevi, perché l’infallibilità papale non è solo un dogma religioso, ma un colpo da maestro che ha rimescolato le carte nella storia europea, e non sempre in modo pulito. Approvato nel 1870 dal Concilio Vaticano I per volontà di Papa Pio IX con la Costituzione Pastor Aeternus, questo principio sostiene che il pontefice è infallibile solo quando parla ex cathedra su questioni dottrinali o morali – insomma, quando fa la parte del "Dio in Terra". Ma "Il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, cioè quando esercita il suo supremo ufficio di Pastore e di Dottore di tutti i cristiani, e in forza del suo supremo potere Apostolico definisce una dottrina circa la fede e i costumi, vincola tutta la Chiesa, per la divina assistenza a lui promessa nella persona del beato Pietro, gode di quell’infallibilità con cui il divino Redentore volle fosse corredata la sua Chiesa nel definire la dottrina intorno alla fede e ai costumi: pertanto tali definizioni del Romano Pontefice sono immutabili per se stesse, e non per il consenso della Chiesa." Eppure, nessuno ha definito con precisione quando scatta questa "magia", rendendola più un’arma che un miracolo.
Il colpo di scena arriva con l’emanazione del dogma: Pio IX, quel papa conservatore e un po’ fissato con il potere, lo ha lanciato in un’Europa in piena rivoluzione liberale. Nel 1864 aveva già sputato fuoco con il Sillabo, condannando liberalismo, socialismo e tutto ciò che puzzava di modernità – roba che oggi farebbe impazzire i social! Con lo Stato Pontificio ancora in piedi (incluso Roma e il Lazio), Pio IX vedeva ombre ovunque, dai regni liberali che gli soffiavano territori, all’Italia unita che mirava a prendersi tutto. Questo dogma? Un modo per affermare: "Io sono il capo supremo, e guai a chi mi sfida", rafforzando il suo controllo sia contro i governi che tra i cattolici scettici, come quelli che non avevano digerito il dogma dell’Immacolata Concezione del 1854.
Le ripercussioni? Oh, che caos! Governi europei come l’Austria-Ungheria hanno stracciato accordi con la Santa Sede, vedendo nel dogma una minaccia alla loro autorità – chi vuole trattare con un tizio che si dichiara infallibile? In Italia, è stato come gettare benzina sul fuoco: il Regno ha ignorato tutto, rafforzando la scomunica di Vittorio Emanuele II da parte di Pio IX. E due mesi dopo, boom, Roma è conquistata e il Papa perde il suo regno temporale – fine del dramma politico, ma non del potere papale, che è schizzato alle stelle nei circoli cattolici.
Nel frattempo, l’infallibilità papale è rimasta un po’ un fantasma: nessuno l’ha usata esplicitamente, tranne forse Pio XII nel 1950 con il dogma dell’Assunzione di Maria. "L’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo." Un’affermazione ex cathedra che, secondo le regole, è a prova di errore. Ma con la secolarizzazione del ‘900, questo vecchio trucco ha perso smalto, diventando più una curiosità che una bomba politica. Insomma, un dogma che ha fatto storia, ma chissà se regge ancora in un mondo dove tutti hanno un’opinione! 😎 #DogmaDrammatico #PioIXControverso