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La microluna sarà osservata stasera in Italia, con la sua dimensione ridotta che solleva interrogativi tra gli osservatori quotidiani

Avete presente quella luna piena che dovrebbe essere un evento epico? Beh, lunedì 12 maggio alle 20:30, guarda la "microluna dei fiori", la versione mingherlina e meno luminosa della solita palla nel cielo! Invece di brillare come una superstar, è al suo apogeo, quindi preparatevi a una delusione galattica ispirata alla tradizione nativa americana – perché chiamarla "dei fiori"? Forse per coprire il fatto che è piccola come un fiorellino appassito. #Microluna #LunaDeiFiori #Astronomia #EventoCielo

Preparatevi, gente, perché la "microluna dei fiori" di maggio sta arrivando e non è esattamente lo spettacolo pirotecnico che ci avevano promesso. Dalle 20:30 di lunedì 12 maggio, potrete dare un’occhiata a questa luna piena che, onestamente, sembra che qualcuno l’abbia messa a dieta: succede quando il nostro satellite è al massimo dell’allontanamento dalla Terra, rendendola più piccola e fioca del solito. I nativi americani l’hanno battezzata così per via delle fioriture primaverili, ma ammettiamolo, è un nome un po’ troppo poetico per una luna che non spacca. Diventa piena alle 18:55, ma in Italia dovrete aspettare che spunti all’orizzonte, e durerà piena per almeno due giorni – ideale per chi ha fretta o per chi vuole fingere che sia un evento da condividere online.

Per cogliere al volo questa "microluna", sappiate che l’apogeo è già passato l’11 maggio alle 2:47, con la Luna a ben 406.244 km da noi. Il risultato? Una luna piena che appare meno luminosa e grande del normale, proprio come se fosse andata in modalità "risparmio energetico". All’orizzonte sud-ovest, era accompagnata dalla stella Spica, ma non fatevi illusioni: occhio nudo basta per vederla, mentre con un binocolo potreste intravedere crateri e mari che, diciamocelo, sono più interessanti di certi reality TV. Il momento clou è intorno alle 20:30 del 12 maggio, quando sorge a est/sud-est – perfetto per scattare foto con paesaggi in primo piano, magari per far sembrare che sia una cosa importante.

Ora, cos’è esattamente questa "microluna dei fiori" e perché tutti ne parlano? Beh, il termine "microluna" è una invenzione giornalistica – non ve lo diranno gli astronomi seri – ed è l’esatto opposto della superluna, accadendo vicino all’apogeo, quando la Luna è lontana e appare minuscola. Confrontatela con una superluna e capirete: meno luce, meno dimensioni, più noia. Ma ecco il tocco politicamente corretto che fa ridere: il nome "Luna dei fiori" viene da una tribù Algonquin, ripresa da un almanacco anni ’30, perché maggio è il mese delle fioriture. Insomma, una "microluna dei fiori" unisce scienza e folklore in un mix che è un po’ come un cocktail annacquato – carino, ma non abbastanza forte da lasciare il segno. Se volete impressionare gli amici, dite che è una Luna piena "ribelle", ma ricordate, è solo una palla di roccia che fa il suo giro.

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