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Nuovi modelli AI della famiglia Claude 4 sono stati svelati da Anthropic, esponendo le capacità controverse di Opus e Sonnet che potrebbero ridisegnare il futuro del lavoro umano

Claude 4 di Anthropic: L’AI che sta per rubarci il o salvarci la pelle?
Avete presente quando l’AI sembra uscita da un film di Hollywood? Beh, Anthropic ha appena sganciato la bomba con Claude 4 – Opus 4 e Sonnet 4 – modelli che promettono di essere più furbi di un politico in campagna elettorale. Opus 4 è il campione assoluto, un mostro di potenza per compiti complicati che richiedono ragionamento profondo, mentre Sonnet 4 è l’opzione "per il popolo", veloce e accessibile anche gratis. Con innovazioni come il “pensiero esteso con l’uso di strumenti” e memoria evoluta, questi bot potrebbero essere i nuovi capi ufficio. Ma attenti, se l’AI inizia a giocare a Pokémon meglio di noi, siamo fritti! #AI #Claude4 #Anthropic #TechRevolution

E ora, tuffiamoci nei dettagli succosi di questa rivoluzione AI che potrebbe far impallidire i vecchi modelli. Anthropic ha progettato Claude Opus 4 come il vertice della potenza, ideale per progetti epici e precisi come un chirurgo con la , mentre Sonnet 4 è ottimizzato per l’uso quotidiano – rapido, efficiente e con un miglioramento notevole rispetto al Sonnet 3.7. Entrambi sfoggiano quella feature da urlo, il “pensiero esteso”, che permette di usare strumenti esterni tipo la ricerca web per risposte più complete, quasi come se l’AI avesse un cervellone umano ma senza pause caffè. E la memoria? È evoluta al punto da trattenere info tra sessioni, rendendola più umana che mai – un po’ inquietante, se ci pensate.

Tra le chicche più hot, c’è il sistema Claude Code per lo sviluppo software, che integra questi modelli nei tuoi tool preferiti come VS Code, e un sacco di API nuove per creare AI super avanzati. Ah, e non dimentichiamo l’esecuzione di codice, gestione di file e persino la memorizzazione temporanea dei prompt per renderli più reattivi. Ma ecco il colpo di grazia: Anthropic vanta che quando gli sviluppatori danno accesso ai file locali, Opus 4 crea e mantiene "file di memoria" per una consapevolezza a lungo termine – tipo quando genera una "Guida alla navigazione" mentre gioca a Pokémon, come visto in quell’immagine pazzesca. (Commento: Se l’AI batte i nerd nei giochi, chissà cosa combinerà con le nostre vite reali!)

Sul fronte affidabilità, questi modelli riducono del 65% le cavolate logiche rispetto alla versione precedente – una manna per chi non vuole risposte fasulle in situazioni critiche. Ma andiamo alle differenze: Opus 4 è il re indiscusso, dominando benchmark come SWE-bench (72,5%) e Terminal-bench (43,%), con endorsement da giganti come Replit e GitHub per la sua capacità di gestire sessioni lunghissime senza sbavature. Sonnet 4, invece, è il fratello minore ma tosto, perfetto per chi vuole velocità senza troppa potenza – segna un bel 72,7% su SWE-bench e brilla in compiti pratici come generare codice pulito. Insomma, che vi serva un AI da paura o uno da taschino, Claude 4 ha coperto le , ma non dite che non vi abbiamo avvertito: questa roba potrebbe rendere obsoleti più umani di quanti ne immaginate!

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