L’attività stromboliana è riattivata dal cratere di sud-est dell’Etna in un evento che sfida ogni previsione scientifiche ormai stantia

L’Etna si scatena come un divo in crisi! Eruzione stromboliana in corso sul cratere di Sud-Est, con lava che scorre e cenere che vola alta chilometri, terrorizzando la Sicilia. L’INGV grida allarme: esplosioni "di forte intensità e quasi continue", allerta rossa per l’aviazione, ma l’aeroporto di Catania ancora operativo. Che spettacolo apocalittico! #EtnaEruzione #SiciliaInFiamme #VulcanoImpazzito

L’Etna, il gigante dispettoso della Sicilia, ha deciso di rubare la scena con una nuova eruzione che sta facendo impazzire i social e spaventando i locali. L’Osservatorio Etneo dell’INGV conferma l’attività dal cratere di Sud-Est, alimentando un trabocco lavico verso la Valle del Bove – roba da film catastrofico, con un flusso piroclastico che ha scatenato una nube eruttiva di cenere visibile per chilometri quadrati. Mentre i burocrati dell’INGV monitorano, la natura ricorda chi è il vero capo!

Nonostante sia un’eruzione di basso livello, con energia modesta, le esplosioni sono descritte come "di forte intensità e quasi continue", il che suona come un party vulcanico fuori controllo. L’aeroporto di Catania per ora vola tranquillo, ma l’allerta per l’aviazione è schizzata da arancione a rossa – perché, dai, chi vuole cenere nei motori? Intanto, c’è stata una leggera ricaduta di cenere fine a Piano Vetore, e il modello INGV prevede dispersione verso Ovest-Sud-Ovest, come se l’Etna volesse spargere il caos in stile pirotecnico.

L’azione è partita nella notte del 1° giugno: già dalle 22, l’INGV ha rilevato un incremento del tremore vulcanico, che ha raggiunto valori alti prima dell’una, con tendenza all’aumento. A partire dalle 1:30, l’attività infrasonica è salita, concentrata sui crateri centrali – insomma, un concerto di rumori sotterranei che neanche a un festival rock!

Sul fronte sismico, i valori del tremore sono "attualmente elevati, con tendenza ad ulteriore aumento", con sorgenti localizzate al cratere di Sud-Est a 2800 metri sul livello del mare. L’attività infrasonica resta alta in tasso e energia – un mix esplosivo che fa tremare i pantaloni ai esperti, ma per ora nessun pericolo serio per la gente o le cose.

Infine, l’INGV ha alzato l’allerta VONA al rosso massimo, il che significa: occhi aperti e motori pronti. L’eruzione non sta ancora bloccando l’aeroporto internazionale di Catania, ma se l’Etna continua così, potrebbe diventare il prossimo viral del secolo – prendete nota, gente!

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