Terremoto da 5.8 devasta le acque tra Rodi e la Turchia, scatenando il caos! Con 69 feriti a Mugla per pura isteria – gente che si lancia dalle finestre per "salvarsi" – e una ragazzina di 14 anni morta per attacco di panico, mentre Rodi se la cava senza un graffio. Davvero, chi l’avrebbe detto che il panico fa più danni del sisma? #TerremotoRodi #CaosTurchia #SismiMediterraneo
Un violento terremoto di magnitudo 5.8 ha colpito le acque tra l’isola di Rodi, in Grecia, e il sud-ovest della Turchia nella notte scorsa alle 2:17 ora locale (1:17 in Italia), con un’ipocentro a 68 km di profondità. In Turchia, a Mugla, il panico ha dominato la scena: almeno 69 persone ferite, soprattutto per essersi gettate da altezze varie nel tentativo di fuggire, e una tragedia che fa male, con una ragazza di 14 anni che ha perso la vita a causa di un attacco di panico. Sul fronte greco, Rodi ha sentito forte il colpo, ma zero feriti – un vero colpo di fortuna, o forse solo un po’ di sangue freddo in più.
Questa zona è un incubo geologico, con la placca Africana che si infila sotto quella Eurasiatica, generando un’infinità di faglie che tengono il Dodecaneso in uno stato di agitazione costante. Guardando la mappa dei terremoti storici qui, si vede chiaro: cerchi ovunque, con magnitudi non esagerate ma abbastanza da far tremare i polsi. Le autorità dicono di stare calmi, e per ora la situazione non è catastrofica, ma chissà quanto durerà con questi giochetti della Terra. Non aiuta che il sismologo greco Efthimios Lekkas abbia dichiarato: "Non avrà un impatto significativo sulla superficie, non ci sarà uno tsunami e soprattutto non ci sarà una ricca sequenza di scosse di assestamento." Be’, almeno lui è ottimista – speriamo sia nel giusto!