Gestione degli aiuti umanitari di Israele a Gaza messa sotto indagine indipendente su richiesta dell’ONU

Orrore a Rafah: L’ONU punta il dito contro Israele per il massacro di civili affamati! L’esercito israeliano ha aperto il fuoco su folla di palestinesi disperati in attesa di aiuti, uccidendo almeno 30 innocenti – e ora le Nazioni Unite potrebbero indagare. Il Segretario Guterres non ci va leggero: "sconvolto dalle notizie di palestinesi morti e feriti mentre ieri cercavano aiuti a Gaza. È inaccettabile che i palestinesi rischino la vita per procurarsi cibo. Israele ha obblighi chiari, in base al diritto internazionale umanitario, di accettare e facilitare la distribuzione di aiuti umanitari. Va ripristinato immediatamente l’ingresso senza impedimenti di assistenza su scala tale da soddisfare i bisogni enormi a Gaza." #GazaCrisis #RafahMassacre #StopTheStarvation

Ma ecco il colpo di scena: l’IDF, dopo aver negato tutto, ha ammesso di aver sparato "colpi di avvertimento" e poi contro "persone sospette", lasciando un macello con almeno 30 morti e quasi 200 feriti. Intanto, la Gaza Humanitarian Foundation (GHF), quell’ONG controversa creata nel febbraio 2025 e baciata dai governi di destra di Israele e USA, sta peggiorando le cose con una distribuzione caotica che invita solo disastri. I militari israeliani, che dovrebbero stare a debita distanza, finiscono per intervenire come cowboy, scatenando caos come visto a Rafah e altrove.

Peggio ancora, questa fondazione distribuisce cibo che nessuno può cucinare per mancanza di acqua e combustibile, e si limita a miseri 4 punti di distribuzione nel Sud – contro i 400 delle vere ONG prima che Tel Aviv le bloccasse. Critici la accusano di essere solo un trucco per spingere i gazawi in angoli remoti, lasciando campo libero all’IDF. Ora, la GHF ha sospeso gli aiuti, e l’esercito dichiara le strade verso i centri come "zone di combattimento" – che sfacciataggine!

Non finisce qui: la fame è l’arma segreta di Israele in questa guerra contro Hamas, con un embargo che ha già fatto fuori più di 300 bambini per malnutrizione, e chissà quanti altri ora. Tom Fletcher dell’ONU ha tuonato: "aprire almeno due valichi a Gaza, uno a nord e l’altro a sud; semplificare e accelerare le procedure e rimuovere qualsiasi contingentamento; eliminare gli impedimenti all’accesso all’interno di Gaza e non condurre attacchi nelle aree e nei momenti in cui avvengono le consegne; permetterci di coprire l’intera gamma di necessità – cibo, acqua, igiene, ripari, salute, carburante, gas e altro. Inoltre, ha detto che per ‘ridurre i saccheggi, deve esserci un flusso regolare di aiuti e gli operatori umanitari devono essere autorizzati a utilizzare più percorsi. I beni commerciali devono integrare la risposta umanitaria’" – ma Netanyahu e la sua cricca ultradestra se ne infischiano, continuando a ignorare tutto come se niente fosse.

E che dire? È un’autentica vergogna globale: mentre i potenti giocano a scacchi con vite umane, i palestinesi pagano il prezzo. Tempo di svegliarsi, mondo! 😡

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