Amsterdam ha appena reso i gatti le star assolute della scena culturale! Immaginate un museo dove i felini non solo rubano la scena, ma dettano legge tra opere d’arte e mummie – sì, stiamo parlando del KattenKabinet, un tripudio felino che potrebbe far imbestialire i detrattori degli animali domestici. #GattiRegnano #AmsterdamPazza #MuseoInsolito
Preparatevi a una follia pelosa nel cuore della Curva d’Oro di Amsterdam, dove il KattenKabinet non è solo un museo, ma un’esplosione di peli e arte che farebbe venire il latte alle ginocchia a chiunque. Fondato nel 1990 da Bob Meijer in memoria del suo adorato gatto John Pierpont Morgan – un nome che suona più da magnate che da micione – questo posto trasforma una lussuosa casa sul canale Herengracht in un paradiso per amanti dei gatti, con gatti veri che gironzolano liberi e fanno impazzire i visitatori.
Le pareti di questo spazio, che più che un museo sembra la villa di un gatto miliardario, brulicano di dipinti, sculture, foto d’epoca e poster che celebrano i felini in tutto il loro sfacciato splendore. E non è solo roba da gattari casuali: qui si trovano opere di giganti come Picasso, Rembrandt, Henri de Toulouse-Lautrec, Corneille, Sal Meijer, Théophile Steinlen e Jože Ciuha, accanto a manufatti egizi unici, mummie incluse, perché i gatti hanno sempre avuto un’aria da faraoni.
In una stanza che un tempo apparteneva a un ricco mercante olandese, c’è persino una “galleria umana” che espone foto di celebrità con i loro compagni pelosi: Salvador Dalí con il suo ocelot Babou, Audey Hepburn e il premiato Orangey da “Colazione da Tiffany”, e Andy Warhol circondato dai suoi 25 gatti. È come se i felini stessero dicendo: “L’arte è nostra, umani!” – e chi siamo noi per contraddire?
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