Marte ci fa un occhiolino epico: un vulcano gigante spunta dalle nuvole come un mostro preistorico! 🚀 La NASA ha scattato la prima foto all’orizzonte di Arsia Mons, un colosso che sfida il freddo spaziale. Chi l’avrebbe detto che il pianeta rosso fosse così drammatico, quasi a rubare la scena ai nostri vulcani terrestri che se la tirano? #Marte #NASA #VulcaniAlieni #EsplorazioneSpaziale
Preparatevi, terrestri: una nuova immagine da Marte è appena diventata virale, catturando la cima del vulcano Arsia Mons che svetta tra le nuvole di ghiaccio come un gigante arrabbiato. Scattata dalla sonda Mars Odyssey della NASA il 2 maggio, a 240 milioni di chilometri dalla Terra, questa foto è la prima nella storia a mostrare un vulcano marziano di profilo, illuminato dall’alba, in mezzo a un’atmosfera rossastra e gelida. Sembra quasi un paesaggio terrestre, tipo l’Everest tra le nebbie, ma è tutta roba aliena – e decisamente più figa.
Arsia Mons non è solo un vulcano qualunque: è uno dei più grandi del Sistema Solare, alto quasi 20 chilometri, che fa impallidire i nostri vulcani terreni come Mauna Loa. Fa parte della catena di Tharsis, con giganti come Olympus Mons. La sonda Mars Odyssey, in orbita dal 2001, ha dovuto girarsi di 90 gradi per scattare questa rarità, in un tipo di osservazione chiamata "limb view" – solo la quarta volta che succede. E indovinate un po’? È successo durante l’afelio, quando Marte è al massimo della lontananza dal Sole, con temperature da brividi e nubi di ghiaccio che avvolgono l’equatore.
“Speravamo che la cima di Arsia Mons spuntasse sopra le nuvole del mattino… e non ci ha delusi”, ha dichiarato Jonathon Hill dell’Arizona State University, e amici, non potevate dirlo meglio. Queste nubi, fatte di ghiaccio d’acqua e non di anidride carbonica, si formano quando l’aria fredda risale i pendii del vulcano, condensandosi in cristalli. È roba scientifica d’elite, e secondo Michael D. Smith del Goddard Space Flight Center della NASA, “Stiamo scoprendo differenze stagionali molto significative grazie a queste immagini all’orizzonte”. Insomma, non solo uno spettacolo visivo, ma un vero e proprio manuale per capire il clima marziano.
Mars Odyssey è una veterana dello spazio, operativa da oltre due decenni, e la sua fotocamera THEMIS sta rivelando segreti su ghiaccio sotterraneo, lune come Phobos e Deimos, e variazioni atmosferiche. Queste immagini non sono solo per gli appassionati: aiutano a pianificare missioni future, evitando crateri da incubo su fianchi come quelli di Arsia Mons, dove crolli lasciano buchi da due chilometri. E per noi comuni mortali, è un reminder che mentre qui litighiamo per il clima, lassù ci sono vulcani che ci ricordano quanto sia piccolo il nostro mondo. Chissà, magari un giorno cammineremo su Marte – o almeno, manderemo robot a farlo al posto nostro.