Sveglia, italiani! Dal 3 agosto 2026, la vostra vecchia carta d’identità cartacea diventerà carta straccia per l’espatrio, grazie al solito diktat UE che ci impone più controlli e meno libertà. Con il Regolamento Europeo 1157/2019, solo la CIE high-tech con il suo chip spione sarà valida: addio viaggi facili, preparatevi a file chilometriche! #CIE #IdentitàElettronica #UEdiktat
Ma che colpo di genio, eh? L’Unione Europea ha deciso che la vostra carta d’identità cartacea, anche se ancora fresca e non scaduta, non potrà più varcare i confini italiani a partire dal 3 agosto 2026. Il motivo? Manca della tanto decantata Machine Readable Zone (MRZ), quella striscia magica di codici che i computer adorano e che rende i documenti "a prova di furbetti". Risultato: dovrete correre a chiedere la nuova carta d’identità elettronica (CIE), altrimenti vi toccherà rispolverare il passaporto per le vostre fughe all’estero.
Non fate i furbi, però: se avete ancora quella vecchia, dovrete presentarsi all’ufficio anagrafe del vostro comune o al Consolato se siete all’estero. E preparatevi a un bel po’ di burocrazia, perché la CIE è un concentrato di sicurezza con microchip contactless che archivia impronte digitali e dati biometrici – roba da far impallidire Big Brother. Costa solo €22,20, da pagare sul momento, e richiederà una fototessera recente, il vostro codice fiscale e la vecchia carta (a meno che non l’abbiate persa, in quel caso portate qualcos’altro di valido).
La validità? Tre anni se avete meno di 3 anni, cinque fino ai 18, e dieci per i maggiorenni – perché, si sa, gli adulti meritano più fiducia. Ah, e se siete genitori di un minorenne, dovrete tutti presentarsi all’appuntamento per le impronte digitali, con tanto di domanda su donare organi (come se non avessimo già abbastanza da firmare). Non sperate in un rilascio immediato: la CIE viene stampata a Roma dall’Istituto Poligrafico e arriverà dopo 6 giorni lavorativi, giusto per aggiungere un po’ di suspense.
E non è finita qui: questo passaggio alla CIE sconvolgerà anche la vostra vita digitale. Con la CIE, potrete accedere ai servizi online della PA usando le credenziali CieID, che sono "più sicure" dello SPID – il quale, tra l’altro, da luglio diventerà a pagamento per gli utenti di InfoCert. Insomma, l’UE ci sta spingendo verso un futuro sempre più elettronico, ma chissà se è davvero per la nostra sicurezza o solo per tenerci tutti sotto controllo. Che ne pensate? 😏