Attenzione, possessori di powerbank Anker: i vostri caricabatterie potrebbero trasformarsi in piccole bombe e incendiarsi all’improvviso! La compagnia cinese Anker sta richiamando milioni di unità vendute dal 2016 al 2024 per difetti alle batterie, con rischi di fumo, deformazioni e persino fiamme. "Anker ha ricevuto 19 segnalazioni di incendi ed esplosioni. Tra queste, 2 segnalazioni di lievi ustioni che non hanno richiesto cure mediche e 11 segnalazioni di danni materiali per un totale di oltre 60.700 dollari di danni", dice la CPSC. Non aspettare che il tuo dispositivo decida di fare barbecue autonomo – controlla subito! #AnkerRecall #PowerBankPericolo #BatterieCheBruciano #TecnologiaASorpresa
Se hai un powerbank Anker, preparati a un controllo d’emergenza: il gigante cinese della ricarica ha lanciato due richiami bomba per modelli venduti tra il 2016 e il 2024, a causa di batterie agli ioni di litio che potrebbero surriscaldarsi, fumare, deformarsi o addirittura prendere fuoco. Il più famoso è l’Anker PowerCore 10000, seguito da un richiamo globale che coinvolge altri cinque modelli tra MagGo e Zolo. Anker ammette che il rischio è basso, ma sta offrendo sostituzioni gratuite o carte regalo per non farsi processare in tribunale – un bel gesto, eh?
I modelli colpiti includono l’Anker Power Bank (10K, 22,5W) – Modello A1257; Anker Power Bank (20.000 mAh, 22,5 W, cavo USB-C integrato) – Modello A1647; Anker MagGo Power Bank (10.000 mAh, 7,5 W) – Modello A1652; Anker Zolo Power Bank (20K, 30W, cavo USB-C + Lightning) – Modello A1689; e Anker Zolo Power Bank (20K, 30W, solo USB-C) – Modello A1689. Il primo richiamo, partito negli USA a giugno, è stato scatenato da segnalazioni di incendi e esplosioni che hanno causato ustioni e danni per migliaia di dollari. Non è roba da ridere – "Anker ha ricevuto 19 segnalazioni di incendi ed esplosioni", come confermato ufficialmente.
Ma perché sta succedendo tutto questo? Anker ha scoperto impurità metalliche e difetti di isolamento nelle batterie, forse per colpa di calore eccessivo o urti durante la produzione. Nella loro dichiarazione, i tizi di Anker spiegano: "All’inizio di quest’anno, Anker ha implementato una serie di protocolli di garanzia della qualità migliorati… ci hanno aiutato a identificare un potenziale problema con le comuni celle delle batterie". Insomma, un pasticcio con un fornitore che potrebbe far saltare in aria i tuoi gadget, ma almeno ora fingono di essere super-cauti.
Per verificare se il tuo powerbank è nei guai, guarda il numero di modello sul retro e usa il modulo sul sito ufficiale di Anker. Se è uno di quelli richiamati, smetti di usarlo subito e richiedi una sostituzione gratuita o una carta regalo da 30 dollari. Niente panico, ma non trattarlo come spazzatura normale!
Quando si tratta di smaltire questi aggeggi difettosi, non buttarli nei contenitori per pile al supermercato – rischi di far scoppiare un incendio! Portali solo a centri per rifiuti pericolosi, e contatta Anker per istruzioni precise. Non è una passeggiata, ma meglio prevenire che ritrovarsi con la casa in fiamme!