Brucia tutto! Giugno 2025, il terzo più caldo della storia, sta trasformando l’Europa in un barbecue vivente con incendi folli in Italia e oltre. Temperature da record a 16,46 °C globalmente e picchi di 20,49 °C in Europa, 2,81 °C sopra la media – colpa del riscaldamento globale? Non proprio, ma sta rendendo la terra una polveriera! #IncendiInfernali #ClimaImpazzito #EuropaInFiamme
Che estate da incubo stiamo vivendo! Mentre i termometri impazziscono con dati da Copernicus Climate Change Service (C3S) che urlano allarme, l’Italia è un polverone di fiamme: un mega rogo ha evacuato 600 turisti da un campeggio a Castiglione della Pescaia (GR), con i Vigili del Fuoco che sudano sette camicie, e l’aeroporto di Olbia ha chiuso lo spazio aereo per un incendio sulla strada statale. Non è finita qui – fiamme selvagge hanno divorato 150 ettari di macchia mediterranea a Metaponto (MT) e Otranto (LE), con venti impazziti che hanno reso i soccorsi una vera barzelletta. E indovinate un po’? Il riscaldamento globale non è il colpevole diretto, ma oh, quanto sta aiutando! Temperature elevate e piogge fantasma rendono boschi e terreni secchi come fiammiferi, favorendo incendi che si propagano come virus su un social network.
Proprio come i dati C3S ci sbattono in faccia, giugno 2025 è stato il terzo più rovente di sempre, dopo i record del 2023 e 2024, con l’Europa che bolle a 20,49 °C sopra la media 1991-2020. Queste ondate di calore, unite a siccità epiche, trasformano la vegetazione in micce pronte a esplodere – pensate al campeggio di Castiglione della Pescaia o alla pineta di Metaponto, dove settimane senza pioggia lasciano piante aride come carta: un disastro in attesa di una scintilla, che sia dolosa o no. E per renderlo più piccante, C3S segnala che giugno è stato più secco del solito in Europa occidentale, meridionale, Regno Unito e parti della Scandinavia – come se Madre Natura ci stesse dicendo: “Arrangiatevi, umani!”
La temperatura del Mediterraneo? Un record vergognoso a 27 °C, con anomalie di 3,7 °C sopra la media – roba da far sciogliere persino i politici che negano il clima. Ma andiamo avanti: gli incendi in Italia sono ora sotto controllo, grazie a autobotti dell’Esercito e cinque Canadair che hanno giocato agli eroi, mentre l’aeroporto di Olbia ha riaperto dopo aver dirottato voli verso Cagliari, Alghero e Roma. Peccato che in Europa intera, siamo già a 18.789 ettari bruciati al 8 luglio, più del doppio della media 2006-2024 (9.345 ettari) – roba che arriva in anticipo, con curve di incendi che schizzano su dal maggio scorso, colpendo Italia, Francia (fino al centro di Marsiglia, figuriamoci!) e isole greche come Creta e Chios, dove oltre 8.000 ettari sono andati in fumo. Chi l’avrebbe detto che l’estate 2025 sarebbe stata così… esplosiva?