Disastro sotterraneo a Los Angeles! Il tunnel del Clearwater Project è crollato di notte il 9 luglio, lasciando 31 operai illesi per miracolo. Cause? Un mistero totale, con lavori fermi fino a nuove indagini. Queste mega-opere americane sono davvero sicure, o è solo un altro fallimento costoso? #CrolloTunnelLA #DisastroSotterraneo #LosAngeles
In una notte da incubo a Wilmington, Los Angeles, il tunnel del Clearwater Project è crollato senza preavviso, mettendo in crisi un cantiere a chilometri dall’uscita. I 31 operai sono rimasti fortunatamente illesi, ma le autorità brancolano nel buio sulle cause, con lavori completamente bloccati per controllare la stabilità strutturale e geotecnica di questo buco nell’oceano sotterraneo.
Eccovi un rapido sguardo a questo tunnel problematico: si tratta di 11,3 km di scavo in corso, destinato a finire nel 2027, affidato a una TBM, anche chiamata Talpa, che frantuma il terreno e avanza come un mostro meccanico, mentre gli operai assemblano pareti con pezzi prefabbricati in calcestruzzo. Niente galleria per auto – è solo una tubazione per acque reflue trattate verso l’oceano. Eppure, la stabilità dipende dai terreni che incontra, e stavolta hanno tradito tutti.
Le cause del crollo rimangono un enigma, visto che non ci sono foto del caos. Fonti ufficiali parlano di un cedimento tra l’ingresso e il fronte di scavo, a quasi 10 km dall’imbocco, colpendo le pareti laterali. Potrebbe essere un guasto negli assemblaggi dei pezzi prefabbricati – magari un difetto nei collegamenti – o un problema vicino al fronte, dove la TBM potrebbe aver pestato i piedi a terreni inaspettati, alterando pressioni e stabilità.
La verità è che scavare tunnel è un casino epico: nonostante il monitoraggio geotecnico costante, che controlla spostamenti del suolo e acque sotterranee, è impossibile prevedere ogni sorpresa nei terreni. Prova dopo prova, i dati aiutano, ma non garantiscono contro questi colpi di scena. Intanto, la stampa insiste: i lavori non riprenderanno finché non si scopre cosa diavolo è successo. Chissà se le tasche dei contribuenti pagheranno per questo pasticcio!