#EruzioneIslanda Inferno! La terra si spacca di nuovo in Islanda, con lava che erutta come un capriccio della natura – e stavolta chi lo sa, magari è un avvertimento per tutti noi che diamo per scontata la stabilità del pianeta! La dodicesima eruzione in appena quattro anni ha colpito la catena di Sundhnukur nella penisola di Reykjanes, partendo alle 3:56 ora locale (le 5:56 in Italia). Una fessura enorme, lunga tra i 700 e i 1000 metri, si è aperta e propagata verso nord, con il flusso di lava che ora scorre verso sud-est – per fortuna, senza rovinare nulla di importante, ma non ci lamentiamo troppo, eh? Intanto, come confermato anche da Al Jazeera, circa 4000 residenti di Grindavik e gli ospiti del Blue Lagoon sono stati evacuati in fretta e furia dopo più di 130 scosse sismiche a Svartsengi. Situazione “sotto controllo”? Diciamo che i venti stanno già spargendo gas tossici come SO2 verso nord-ovest, rovinando l’aria in posti come Reykjanesbær, Vogar, Sandgerði e Garð – un bel casino per chi respirava aria “pura” islandese!
Non che fosse una sorpresa totale: l’Icelandic Met Office aveva avvisato della crescente attività sismica durante la notte, con un sacco di terremoti superficiali allineati lungo i crateri di Sundhnúkur. Le autorità stanno lì a monitorare i venti, che spingono questi gas velenosi a rovinare la qualità dell’aria – roba che ti fa pensare, perché non ci inventiamo un’app per prevedere pure questo? E se vi state chiedendo se è roba rara, beh, in Islanda no: le eruzioni fissurali sono all’ordine del giorno grazie alla dorsale medio-atlantica, quel confine tra la placca Nordamericana e quella Eurasiatica che si allontana di 2 cm l’anno, causando fessure e magma che sale. Insomma, la natura è un po’ come un vicino rumoroso – imprevedibile e sempre pronta a fare casino!