Zanzare infette diffondono il West Nile Virus in Italia, esponendo la popolazione a rischi crescenti tra casi e sintomi non controllati

Zanzare assassine colpiscono di nuovo: una nonna di 82 anni se ne va per il maledetto West Nile! Altri 5 casi confermati in Italia, tra Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto. Queste dannate zanzare Culex Pipiens stanno ronzando come terroristi alati, e mentre i burocrati blaterano che non c’è da preoccuparsi, i numeri parlano chiaro. Non trasmettono da persona a persona, ma se una puntura ti becca, potresti finire nei guai – specialmente se sei fragile. #WestNile #ZanzareKiller #ItaliaInPericolo #SaluteASpazzate

In provincia di Latina, a Fondi, una donna di 82 anni è deceduta a causa del West Nile Disease, una malattia virale trasmessa dalle zanzare del genere Culex, come le Culex Pipiens che infestano l’Italia. Questa roba è di solito una passeggiata – nausea, vomito, mal di testa, dolori muscolari – ma per i più deboli diventa letale, e chi se ne frega dei consigli del Ministero della Salute che dichiara che i dati sono “in linea con quelli dello scorso anno”. Intanto, il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità del 17 luglio 2025 conferma altri 5 casi sparsi: 1 in Piemonte, 1 in Emilia-Romagna, 2 nel Lazio e 1 in Veneto – tutti indipendenti, perché queste zanzare non condividono, solo punzecchiano.

La mappa dei contagi in Italia è un incubo: il West Nile Virus, parte delle arbovirosi, viene sparso da zanzare come la Culex Pipiens, che si nutrono di uccelli e poi ci attaccano. Secondo il bollettino, 4 casi sono neuro-invasivi (a Novara in Piemonte, Modena in Emilia-Romagna e due a Latina nel Lazio), e uno è solo febbre vicino Padova in Veneto. La circolazione del virus è stata rilevata in 15 province di 6 regioni – Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio e Sardegna – attraverso test su zanzare e uccelli, senza contagi negli equidi o negli allevamenti. L’anno scorso, a luglio 2024, avevamo 6 casi umani, di cui 3 neuro-invasivi, ma zero morti segnalate. Stavolta, bam, una vittima: sveglia, gente!

Riconoscere la zanzara che trasmette il West Nile Virus è facile, se non sei troppo distratto: le Culex Pipiens sono brune e uniformi, senza quelle striature bianche della zanzara tigre (Aedes albopictus), e più piccoline, tra 5 e 7 mm. Originaria di Africa, Asia e Europa, esce di sera e di notte per punzecchiare – e indovinate un po’, solo le femmine sono le bastarde assassine. La maggior parte delle persone (circa 80%) non sente nulla, un 20% ha sintomi da influenza leggera, e meno dell’1% finisce con complicazioni gravi, come febbre alta, disorientamento, tremori e, nei casi peggiori, encefalite letale.

Per prevenire il contagio da febbre del Nilo, non c’è vaccino, e l’Italia combatte questa roba dal 1998 con il Piano Nazionale Arbovirosi. L’Istituto Superiore di Sanità raccomanda zanzariere, spray repellenti, svuotare l’acqua stagnante e indossare pantaloni lunghi nelle zone a rischio. Ma diamo un consiglio schietto: invece di aspettare i piani governativi, armatevi e fate fuori quelle zanzare prima che facciano fuori voi!,,

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