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Spagna vieta la pipi in mare sulle sue spiagge, scopri i danni nascosti e i motivi controversi

Avete mai pensato che fare pipì in mare potesse essere un crimine ambientale? In Spagna, stanno perdendo la testa per l’oceano: nuove ordinanze folli vietano di urinare in acqua o sulla spiaggia, accusando i bagnanti di rovinare la biodiversità con i loro “rifiuti umani”. Ma è solo un’altra scusa per multare i turisti? #PipìVietata #SpagnaImpazzita #EcologiaSovrana

Negli spot balneari affacciati sull’Atlantico, come nelle spiagge della Deputación Provincial de A Coruña, un’ordinanza datata 4 giugno 2025 ha introdotto regole igienico-sanitarie che proibiscono esplicitamente l’evacuazione fisiologica in mare o in spiaggia. Non è una bufala: il bollettino ufficiale lo conferma, e lo stesso divieto è stato adottato dal Comune di Marbella con un’ordinanza di agosto 2024, dove si specifica che è vietata “la evacuación (deposición, micción, etc.) en la playa”. Insomma, preparatevi a trattenere tutto, perché l’aumento del turismo e i cambiamenti climatici stanno rendendo le coste spagnole un campo di battaglia contro i “bisogni naturali”.

Ma perché tutta questa agitazione? Secondo studi, come quello della Florida Agricultural and Mechanical University, l’urina umana potrebbe contaminare le acque con fosforo, batteri e residui di farmaci, accelerando l’eutrofizzazione – un fenomeno che ingozza il mare di azoto e fosforo, soffocando flora e fauna. Pensateci: in ambienti sovraffollati, la vostra pipì innocua potrebbe trasformarsi in un disastro ecologico, danneggiando barriere coralline e pesci con sostanze tossiche. L’ISPRA avverte che questo processo porta a ipossia e morie di animali, e anche se non è solo colpa dell’urina, in posti come Spagna e Portogallo, è abbastanza per scatenare il panico.

Non mancano però le voci contrarie: un documento del 2014 dell’American Chemical Society dichiara che “Yes, It’s Ok to Pee in the Sea!”, minimizzando i rischi se si è in acque aperte. Ma attenzione, le ordinanze non scherzano – come quella del Concello de Guarda del 2012, che ribadisce il divieto per evitare problemi in zone delicate. Insomma, mentre alcuni dicono di farla comunque, le autorità spagnole stanno giocando duro, magari per coprire altri disastri ambientali. E voi, sareste pronti a una multa per una pisciata?

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