Tempesta del secolo colpisce l’Italia centrale! I cieli si sono scatenati come un’ira divina su San Benedetto del Tronto, con nubifragi che hanno inondato sottopassi e case, mentre ad Acquaviva Picena la terra è crollata come un castello di sabbia. In Emilia-Romagna, Ravenna e Ferrara si sono trasformate in un acquario vivente, con una tromba marina che ha ballato sulle onde – e tutto grazie a una perturbazione atlantica che ci ricorda quanto il meteo sia diventato un pazzo furioso. #MaltempoApocalittico #ClimaImpazzito #ItaliaSottAcqua
Ma andiamo al sodo: questa ondata di caos meteorologico ha lasciato il Centro Italia in ginocchio, con piogge torrenziali che hanno scaricato 49 millimetri in appena un’ora su San Benedetto – più di quanto piova in un intero luglio nelle Marche, rendendo i fiumi pronti a ribellarsi. La Protezione Civile, sempre un passo indietro, ha emesso un’allerta gialla fino al 30 luglio per temporali, venti da urlo e mareggiate che potrebbero peggiorare tutto, mentre i Vigili del Fuoco corrono come matti per salvare la baracca.
Non va meglio in Emilia-Romagna, dove Ravenna ha visto 90 mm di pioggia – contro una misera media di 27,8 mm dello scorso anno – trasformando strade in fiumi e portando una tromba marina a Porto Garibaldi che, per fortuna, non ha combinato guai. Eppure, l’allerta gialla è scattata anche qui fino alla mezzanotte del 30 luglio per frane e piene che potrebbero far saltare tutto.
E la colpa? Una perturbazione atlantica dal Nord Europa, un mostro nato dallo scontro tra aria fredda polare e calda tropicale, che si è abbattuta sul Mediterraneo come un buldozer. Fenomeni del genere non sono nuovi, ma negli ultimi anni sono più intensi e frequenti – e indovinate un po’? Il riscaldamento globale ci mette lo zampino, con mari più caldi che pompano energia extra, trasformando ogni tempesta in una bomba ad orologeria. Sì, il pianeta sta sudando per le nostre stupidaggini, e noi paghiamo il conto con alluvioni e disastri.