Il Carbomer, un polimero sintetico derivato dalla reticolazione dell’acido poliacrilico, sta rivoluzionando i settori cosmetico, farmaceutico e industriale con la sua straordinaria capacità di addensare e stabilizzare formulazioni, creando gel trasparenti e viscoelastici che sfidano le convenzioni della scienza dei materiali. Questo innovativo composto, in grado di assorbire enormi quantità di acqua per formare strutture stabili e performanti, rappresenta un balzo in avanti nelle applicazioni quotidiane, dai prodotti per la cura della pelle ai sistemi di rilascio controllato, con un impatto che continua a sorprendere gli esperti.
Struttura chimica e caratteristiche principali
Indice Articolo
Il Carbomer è costituito da polimeri reticolati dell’acido acrilico, con catene molecolari composte da unità ripetitive di acido acrilico (C₃H₄O₂), unite tramite agenti reticolanti come l’allil-acrilato, il pentaeritritolo o l’allil saccarosio. Questa struttura tridimensionale permette al polimero di rigonfiarsi in acqua, formando gel omogenei, trasparenti e ad alta viscosità.
struttura
La formula generale di un carbomer è un copolimero a reticolazione casuale, dove le catene principali dell’acido poliacrilico sono legate da ponti chimici che impediscono la dissoluzione completa, pur consentendo un’ampia capacità di idratazione. Tra le caratteristiche principali troviamo: elevata capacità di rigonfiamento in acqua, formazione di gel trasparenti una volta neutralizzati, controllo della reologia, tissotropia e compatibilità con vari ingredienti.
Classificazione e tipi di Carbomer
I carbomeri sono classificati in base al peso molecolare, al grado di reticolazione e al tipo di reticolante, influenzando viscosità, chiarezza e comportamento reologico. Con denominazioni come Carbomer 934, Carbomer 940 o Carbomer 980, ogni variante si adatta a specifiche applicazioni.
Principali tipi includono 934, con media viscosità e buona adesività; 940, a viscosità molto alta e trasparenza eccellente; 941, con buona tolleranza agli elettroliti; 980, per stabilità in formulazioni moderne; e Ultrez, per disperdibilità rapida. La scelta dipende da fattori come viscosità desiderata e compatibilità con sali.