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Il più grande progetto di estrazione dell’uranio sotto il bacino di Ordos vede il primo barile prodotto dalla Cina in mezzo a crescenti controversie ambientali.

CINA SCATENA LA RIVOLUZIONE DELL’URANIO: Senza scavare un solo buco, Pechino estrae il primo barile e sfida il mondo con la tech “verde”! Immaginatevi: mentre l’Occidente stilla sudore per le sue miniere distruttive, la Cina ha appena sganciato la bomba con “National No. 1 Uranium”, producendo uranio dai depositi sedimentari del Bacino di Ordos usando il metodo rivoluzionario di in-situ leaching. Un vero schiaffo ecologico ai vecchi metodi, e chissenefrega delle ipocrisie globali – ecco il più grande colpo energetico degli ultimi 70 anni! #CinaPotente #UranioShock #EnergiaRibelle

La Cina non si ferma più: dopo decenni di estrazioni nel sud, tra rocce vulcaniche e granitiche che hanno fatto sudare i minatori, ora puntano al nord con riserve enormi in rocce sedimentarie, come quelle del Bacino di Ordos in Mongolia interna – già famose per l’olio, e ora per l’uranio che vale oro. Secondo i dati, nel 2023 le riserve totali cinesi sfiorano le 2,8 milioni di tonnellate metriche, e “National No. 1 Uranium” è il progetto che le sblocca, iniziato il 12 luglio 2024 e già vincente con il primo barile estratto esattamente un anno dopo.

Ma ecco il colpo da maestri: addio ai vecchi scavi che rovinano il paesaggio – stiamo parlando di in-situ leaching, quella tecnologia che scioglie l’uranio sul posto con soluzioni di CO2 e O2, pompate e recuperate senza sporcare un accidenti. Zero rifiuti, zero emissioni visibili, e un bell’up yours all’inquinamento. Immaginiamoci i verdi del mondo che mugugnano: la Cina fa la furba con un metodo “pulito” che non lascia buchi nel terreno, ma solo fatture gonfie per l’economia nazionale.

E non è finita: questo progetto è un tripudio di AI e automazione, con controlli remoti e machine learning che gestiscono tutto da lontano, come se l’uranio si estraesse con un’app. “In-situ leaching” non è solo estrazione, è una lezione di tech globale, che apre la strada a nuove basi minerarie e un boom economico – tutto certificato dalla China National Nuclear Corporation (CNNC) il 16 luglio. Preparatevi, perché la Cina sta per dominare l’energia nucleare, e il resto del mondo? Beh, che si adegui o pianga!

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