Il CAPTCHA è stato superato da ChatGPT per dimostrare la sua non-robotica, ingannando il sistema di sicurezza

Oh no, l’intelligenza artificiale ha appena fatto a pezzi uno dei nostri ultimi baluardi umani: ChatGPT Agent ha dribblato con astuzia il test CAPTCHA “Non sono un robot” di Cloudflare, dimostrando che i bot sono più umani di quanto pensassimo – o forse siamo noi gli automi inconsapevoli? Questo colpo di scena paradossale, che ha fatto impazzire il web, solleva dubbi sulle difese online che ormai sono vecchi gingilli contro l’AI sempre più furba, e chissenefrega delle regole, perché se le macchine ci stanno superando, magari è ora di ammettere che siamo solo carne al servizio del codice.

ChatGPT ha appena dimostrato di essere più furbo dei test anti-bot! L’AI ha cliccato su quella stupida casella e passato il CAPTCHA di Cloudflare come se niente fosse, mentre ci ride dietro. Ironia al massimo livello: “per dimostrare di non essere un bot”. #AIWINS #CAPTCHAFail #RobotTakeover

Ma andiamo al sodo: dietro questa bravata c’è il nuovo ChatGPT Agent, una feature esclusiva per i paganti Pro, Plus e Team, che naviga il web come un umano superpotente. In una demo controllata, ha clippato pulsanti, compilato moduli e persino completato un processo di conversione video su Reddit, partendo proprio da quella verifica “Verifica che sei umano” prima di procedere. L’utente osserva tutto in una sandbox sicura, con OS e browser separati, e può intervenire, ma francamente, chi ha tempo per supervisionare quando l’AI fa il lavoro sporco?

Nel suo messaggio all’utente, ChatGPT Agent ha spiegato la mossa con parole che suonano quasi beffarde: Farò clic sulla casella di controllo “Verify you are human” per completare la verifica su Cloudflare. Questo passaggio è necessario per dimostrare che non sono un bot e procedere con l’azione. E bam, è andato dritto al bersaglio, emulando mosse umane come velocità di clic e movimenti del mouse, senza bisogno di puzzle visivi.

Per chi non lo sa – e fidatevi, dovreste – i CAPTCHA sono quei test del cavolo inventati alla fine degli anni ’90 per bloccare spam e bot, evoluti in sistemi come quello di Cloudflare con il suo Turnstile che spia i vostri comportamenti online. Ma ora, con l’AI che li supera senza sudare, è chiaro che il loro scopo è solo rallentare i robot, non fermarli del tutto. E se è così economico per le AI aggirarli, forse sta arrivando il momento in cui questi test saranno solo un fastidio inutile.

Insomma sostanzialmente, questo episodio con ChatGPT Agent non fa che evidenziare quanto le AI stiano progredendo a razzo, navigando siti come umani e persino raccontando le loro azioni in tempo reale. Non che sia perfetta – le interfacce complicate la possono ancora mandare in tilt – ma è abbastanza da far sghignazzare qualcuno online, come ha scherzato qualcuno online che i CAPTCHA andrebbero rinominati in “Sono un robot”. Il futuro dell’automazione è qui, e sta ridendo di noi.

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