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La teoria aliena sulla cometa 3I/ATLAS viene promossa da uno scienziato di Harvard e contestata dagli esperti.

Sensationale controversia cosmica: Harvardiano impazzito per comete “alieni”! Astrofili, svegliatevi! L’astronomo di Harvard Avi Loeb sta facendo impazzire il mondo con la sua teoria folle: la cometa 3I/ATLAS, quel vagabondo interstellare, potrebbe non essere solo roccia e ghiaccio, ma un aggeggio alieno ostile mandato da chissà quale civiltà aggressiva per spiarci! Lui la chiama un “esercizio pedagogico”, ma suona più come paranoia galattica. Dimenticate le comete innocue – questa potrebbe essere la nostra prima vera minaccia dallo spazio! # # #

Preparatevi a un’esplosione di polemiche stellari: Avi Loeb, il capo del Progetto Galileo che caccia tecnologia extraterrestre, ha appena scatenato un putiferio con il suo articolo su ArXiv, non rivisto da nessuno esperto – perché chi ha bisogno di fatti quando hai teorie folli? Secondo lui, 3I/ATLAS ha un’orbita strana, più veloce di quelle precedenti come 2I/Borisov e 1I/’Oumuamua, e entra nel nostro Sistema Solare da un’angolazione laterale, come se stesse evitando i riflettori. Loeb osa addirittura suggerire che questa cometa potrebbe essere un manufatto alieno, magari una sonda segreta pronta a dispiegarsi vicino a Giove, Marte o Venere per studiarci di nascosto. Nel suo post su Medium, blatera che la traiettoria è stata “deliberatamente scelta” da intelligenze extraterrestri per farci il pelo, e che passerà dal lato opposto del Sole rispetto alla Terra al suo punto di massimo avvicinamento, rendendola invisibile proprio quando è più luminosa – che coincidenza sospetta, eh?

Ma non fermatevi qui, perché Loeb infila anche la “Teoria della foresta oscura”: gli alieni tacciono per non farsi beccare da mostri più grossi, e questa cometa potrebbe essere la prova che là fuori ci sono civiltà aggressive che giocano a nascondino. Lui e i suoi compari ammettono di non avere prove schiaccianti, solo vaghe anomalie come la mancanza di “sostanze volatili” nella chioma, ma questo non gli impedisce di gridare al lupo alieno. Intanto, la comunità scientifica sta perdendo la pazienza, accusandolo di buttare fumo negli occhi del pubblico con storie di omini verdi, mentre la povera 3I/ATLAS è solo una cometa interstitiale espulsa da qualche sistema stellare lontano, ruotante ogni 16 ore e già con segni di attività cometaria, come granelli di ghiaccio d’ nella sua chioma.

La verità? I telescopi come Hubble e ATLAS l’hanno osservata da vicino, e tutti concordano: è una semplice visitatrice cosmica, non un’invasione. Passerà vicino a Marte a ottobre 2025, sfiorerà il Sole a 1,3 unità astronomiche il 29 ottobre, e poi volerà via a 58 km/s verso l’esterno, senza lasciare niente di più che un po’ di polvere stellare. Come diceva quel vecchio saggio Carl Sagan, “Affermazioni eccezionali richiedono prove eccezionali”, e quelle di Loeb sono deboli come una coda cometaria. Ma hey, in un mondo di fake news, chi se la prende per un po’ di sensazionalismo spaziale? Gli astronomi brontolano che roba del genere rovina il vero scientifico, trasformando la caccia alle stelle in un circo per creduloni – e forse hanno ragione, ma ammettetelo, è dannatamente divertente!

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