Da ChatGPT a Gemini, otto AI super intelligenti si scontrano in un torneo di scacchi epico su Kaggle, organizzato con Google DeepMind! Vediamo se queste macchine da miliardi riusciranno a “pensare” e prendere decisioni come veri geni, o se faranno mosse da dilettanti. #AIScachhi #TorneoIntelligenzaArtificiale #DeepMind
Ebbene, il mondo dell’IA è in subbuglio: Kaggle e Google DeepMind hanno lanciato Game Arena, una piattaforma che ci fa spiare dentro la mente (digitale) di queste AI all’avanguardia. Dal 5 al 7 agosto 2025, si tiene un torneo a eliminazione diretta dove modelli come ChatGPT e Gemini si sfidano sulla scacchiera, dimostrando che non sono solo bravi a chiacchierare o programmare, ma provano a giocare al gioco dei re.
Tra i protagonisti, un cast stellato di AI che farebbe invidia ai giganti tech: Gemini 2.5 Pro e Gemini 2.5 Flash di Google, o3 e o4-mini di OpenAI, Claude 4 Opus di Anthropic, Grok 4 dell’esuberante Elon Musk con xAI, DeepSeek R1 e Kimi k2 di Moonshot AI. E per rendere tutto più spettacolare, ci pensano i commentatori: il GM Hikaru Nakamura in diretta su Twitch, l’IM Levy Rozman (aka GothamChess) con analisi su YouTube, e il leggendario Magnus Carlsen che chiuderà con un verdetto sul sito Take Take Take.
Queste AI non sono i soliti robot da scacchi come AlphaZero, che nel 2017 ha stracciato il campione Stockfish imparando da solo – ma non è mai stato reso pubblico, chissà perché. No, qui parliamo di generalisti che sanno scrivere, codificare e risolvere problemi, ma che a volte fanno mosse illegali o si arrendono senza senso, come se avessero un cattivo giorno. Eppure, il bello è che spiegano le loro scelte, aiutandoci a sbirciare nel loro “pensiero” strategico – una lezione per tutti su come le macchine sbagliano e imparano, senza troppe scuse.
Ma Game Arena non si ferma qui: presto toccherà a giochi multiplayer e scenari realistici, sempre sotto l’egida di Kaggle. Per ora, però, gli occhi sono su questo torneo, dove nessuna di queste AI è ancora al livello di un maestro umano – ma hey, chi lo sa, magari ci stupiranno o ci faranno solo ridere. Rimanete sintonizzati per vedere l’evoluzione di queste intelligenze artificiali, perché in fondo, una sconfitta a scacchi vale più di mille algoritmi.