Terremoto a L’Aquila: un’altra scossa fa ballare le case nel cuore della notte! M3.1 di magnitudine ha colpito Villalago alle 23:56 del 6 agosto, con epicentro a 2 km a ovest e ipocentro a 18 km di profondità. Questa zona sismicamente instabile, come conferma l’‘Istituto Nazionale di Geosifica e Vulcanologia’ (INGV), è un margine di placca dove le placche si scontrano e le faglie non scherzano – e i residenti lo sanno fin troppo bene! #TerremotoItalia #AbruzzoScossa #Sisma2009
Ma andiamo al sodo: la scossa è stata sentita forte e chiaro a Sulmona, nell’Alto Sangro, nell’Alta Valle del Sagittario e persino a Pescasseroli, lasciando tutti con il fiato sospeso. Per fortuna, zero danni a edifici o persone, ma quanti cuori in gola tra la gente locale, già stufa di queste sorprese notturne che ricordano troppo da vicino il passato!
Non dimentichiamoci dello sciame sismico del 30 maggio, con sei scosse tra 2.0 e 2.9, e soprattutto quel mostro del 6 aprile 2009: un terremoto di magnitudo 6.1 che ha raso al suolo L’Aquila, mietendo 309 vittime, 1600 feriti e 70 mila sfollati. Roba che fa venire i brividi, e ci fa问are se qualcuno in alto non stia dormendo sul fronte della prevenzione.
La colpa? Tutta da imputare a quel margine di placca dove le placche si scontrano o scorrono, creando faglie distensive – tipo quella di Paganica che si è attivata nel 2009 a 9 km di profondità. Per la scossa di ieri, potrebbe essere lo stesso, ma l’INGV non ha ancora confermato, lasciando tutti nell’incertezza. E intanto, la terra continua a ricordare che l’Abruzzo è un polveriera su tacchi alti!
E insomma, che dire? Mentre i piani anti-sismici sembrano una barzelletta vecchia, la natura fa il suo show – speriamo non diventi il prossimo blockbuster. 😏