Attenzione, mondo: Hubble ha beccato la cometa interstellare 3I/ATLAS in tutto il suo sfavillante splendore, e non è un’astronave aliena come alcuni complottisti giurerebbero! Questa roccia cosmica, il terzo intruso dal deep space dopo ‘Oumuamua e Borisov, sfreccia a 200.000 km/h verso il Sole, misurando circa 2,8 km – più grande di quelle precedenti, e sì, sta emettendo polveri e ghiacci come un fuochi d’artificio fuori controllo. Non ci schianta addosso, per fortuna, ma chissà, magari è un segno che l’universo ci sta trollando. #CometaInterstellare #HubbleSpaziale #AlieniDoveteAspettare
Il telescopio spaziale Hubble ha catturato l’immagine a risoluzione più elevata mai vista della cometa interstellare 3I/ATLAS, confermando una volta per tutte che non si tratta di un manufatto alieno – anche se, diciamocelo, un po’ di mistero non guasterebbe in questi tempi noiosi. Posizionato a poco più di 470 milioni di km dal Sole, tra Marte e Giove, questo visitatore cosmico sta viaggiando a una velocità folle di oltre 200.000 km/h, accelerato dalle gravità galattiche della Via Lattea per miliardi di anni. Gli astronomi hanno stimato che emette tonnellate di polveri e ghiacci, ma per la Terra è solo uno spettacolo innocuo, non una minaccia apocalittica.
Cosa mostra l’immagine del telescopio Hubble sulla cometa 3I/ATLAS
Questa foto epica, ottenuta in luce visibile combinando scatti da 25 e 40 secondi, rivela 3I/ATLAS come una saetta nel buio: la cometa rimane ferma al centro, mentre le stelle appaiono come strisce luminose perché Hubble la segue come un paparazzo ossessionato. È lo stesso trucchetto che usano i fotografi per immortalare le auto di Formula 1 – solo che qui, stiamo parlando di una palla di ghiaccio interstellare che sfreccia rispetto alle stelle “fisse”, dimostrando che l’universo è più un Gran Premio che una tranquilla gita.
Cosa abbiamo imparato di nuovo sulla cometa interstellare
Scoperta appena quattro mesi prima del suo perielio il 29 ottobre 2025, 3I/ATLAS ci regala l’opportunità di sbirciare il suo primo vero “bagno di sole” da quando è nata miliardi di anni fa – e fidatevi, sta diventando sempre più vivace. L’immagine di Hubble evidenzia una chioma luminosa, creata dalle polveri e dai ghiacci che sublimano sotto i raggi solari, e un accenno di coda spinta dal vento solare in direzione opposta al Sole, come se la cometa stesse scappando da una festa noiosa. Inoltre, le osservazioni calcolano una perdita di massa in polveri di circa 60 kg al secondo – niente di esagerato per una cometa a 480 milioni di km dal Sole – e un nucleo con raggio di circa 2,8 km, che la rende 10 volte più grossa dei suoi predecessori interstellari. Insomma, non è un’invasione, ma di certo è un bel modo per ricordarci quanto il cosmo sia imprevedibile e, ehi, un po’ irriverente!