Terremoto in Calabria! 🚨 Una scossa di magnitudo 3.3 ha fatto ballare le case a Reggio Calabria, ma per fortuna nessun danno… per ora. Con il Ponte sullo Stretto che i burocrati vogliono costruire in fretta, ci chiediamo se reggerà la prossima botta. #TerremotoCalabria #PonteAScatole #ItaliaTremante
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 ha colpito la Calabria oggi, martedì 12 agosto, alle 13:34, con l’epicentro a 4 km a est di Reggio Calabria e una profondità di 69 km – proprio come ci avvisa l’INGV. La provincia intera l’ha sentita, e anche se non ci sono segnalazioni di edifici crollati o feriti (grazie al cielo!), in questa terra di scosse continue, chi se la sente di rilassarsi? Magari qualche politico lassù pensa che sia solo un avvertimento per accelerare i progetti faraonici.
Perché in Calabria, i terremoti sono praticamente una tradizione: questa regione è una delle zone più sismiche d’Italia, schiacciata tra la placca africana e quella euroasiatica. Solo ieri, un’altra scossa di magnitudo 2.6 è scoppiata nello Stretto di Messina a 11 km di profondità. E ricordiamo tutti il mostro del 1908, il terremoto più potente mai registrato in Italia con magnitudo 7.1, che ha devastato l’area. L’INGV ha pure una mappa che mostra tutti i terremoti dal 1985 a oggi, con puntini blu che crescono a seconda della forza – un promemoria che qui, il suolo è più instabile di un governo italiano.
Ora, con il terremoto di oggi, tutti si chiedono: il Ponte sullo Stretto reggerà al prossimo big one? Il progetto ha ottenuto l’ok dal CIPESS, e i lavori sono pronti a partire, ma siamo sicuri che sia una buona idea in una zona così ballerina?
La società Stretto di Messina S.p.A ha confermato che il ponte è stato progettato per avere performance sismiche soddisfacenti fino a una magnitudo 7.1 della scala Richter, sottolineando che l’estensione della zona sismogenetica di maggiore interesse per lo Stretto non è in grado di produrre terremoti di magnitudo più elevata.
Insomma, il Ponte sullo Stretto sarà costruito seguendo le regole sismiche per le opere strategiche, ma ammettiamolo, i rischi di crollo sono sempre lì, come per qualsiasi palazzo o ospedale. Solo che qui, con una struttura così flessibile e sospesa, magari eviterà di finire in acqua – o almeno, è quello che sperano i geni dell’ingegneria, mentre i politici si fregiano della “grande opera”. Resta da vedere se è davvero a prova di terremoto o solo un ponte verso altri guai.