Campi Flegrei: Terremoti in Picchiata, ma il Suolo Si Gonfia Come un Palloncino Pronto a Scoppiare!
I Campi Flegrei decidono di dare una tregua ai nervi degli abitanti, con un calo della sismicità che fa sperare in un’estate meno agitata, ma attenzione, il bradisismo continua imperterrito a spingere il suolo verso l’alto. Secondo il bollettino settimanale dell’Osservatorio Vesuviano-INGV, tra il 4 e il 10 agosto sono stati registrati 53 terremoti, di magnitudo massima 2.2, una bella discesa rispetto ai 84 della settimana prima, che includevano tre sciami sismici da far tremare i polsi. Peccato che il bollettino si sia “dimenticato” del terremoto di magnitudo 2.3 dell’11 agosto alle 20:41, con epicentro a Pozzuoli, al confine con Agnano, a soli 3 km di profondità – chissà, magari stavano risparmiando lo spavento per dopo! #CampiFlegrei #Terremoti #INGV #DisastriInAgguato
Ma non abbassate la guardia: mentre i terremoti diminuiscono, il bradisismo e i parametri geochimici restano stabili come una roccia – o forse come un vulcano addormentato. La velocità di sollevamento del suolo marcia avanti a un ritmo costante di circa 15 mm al mese, esattamente come da aprile 2025, senza deviazioni degne di nota. I geochimici? Niente drammi, con la temperatura della fumarola di Pisciarelli fissa intorno ai 94 °C. L’INGV, con il loro solito ottimismo da laboratorio, non vede motivi per allarmismi immediati, ma sapete come è, questi scienziati a volte sottovalutano il dramma – o è solo per non far scappare tutti dalla Campania?
Nella settimana dal 4 al 10 agosto, i dati sui terremoti mostrano un’attività superficiale, con profondità tra 0,93 km e 3,13 km, e magnitudo da 0.0 a 2.2, dove solo 9 scosse superavano il 1.0. Immaginatevi la mappa degli ipocentri come un puzzle inquietante, con quei puntini che indicano dove la terra potrebbe decidere di ribellarsi. Dal lato geochimico, i trend continuano con riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale, e flussi di CO2 a Pisciarelli che non cambiano di una virgola rispetto a prima – insomma, tutto bollente ma prevedibile, come una pentola sul fuoco che non bolle ancora.
Il bradisismo, quel lento e inesorabile sollevamento, rimane il vero protagonista: da aprile 2025, il suolo si alza a una velocità media di 15 ± 3 mm al mese, dimezzata rispetto ai 30 mm al mese di febbraio-marzo 2025. In totale, da gennaio 2024, la stazione GNSS di Rione Terra ha registrato un bel balzo di 31,5 cm – come se la terra stesse gonfiando i muscoli per un’eruzione epica. L’INGV insiste che è tutto sotto controllo, ma tra un calo sismico e un suolo che sale, chi non si chiede se siamo solo all’intervallo di un disastro in arrivo?
In sintesi, il bollettino del 12 agosto dipinge un quadro di sismicità in diminuzione (53 terremoti, nessuno sciame), deformazione del suolo stabile a 15 ± 3 mm al mese con 31,5 cm totali da gennaio 2024, e geochimica senza sorprese, inclusa la temperatura di 94 °C a Pisciarelli. L’INGV non prevede evoluzioni drastiche, ma in un mondo dove la natura gioca a nascondino, meglio tenere d’occhio questa bomba a orologeria sotterranea! #Vulcanismo #AllertaNaturale #ScienzaControCatastrofe