Scoperta choc in Egitto: dalle sabbie dell’oasi di Ain al Kharab spunta un’antica città copta piena di chiese e murali di Gesù, un affronto al presente musulmano dell’Egitto! Mentre il paese è famoso per faraoni e moschee, ecco un’esplosione di cristianesimo tardoantico che fa tremare i pilastri della storia. Chi l’avrebbe detto che sotto quelle dune ci fosse un pezzo d’Impero Romano d’Oriente? #EgittoScoperta #Copti #ArcheologiaVirale #StoriaControversa
Nell’oasi di Ain al Kharab, nel cuore dell’Egitto occidentale, è saltata fuori una città antica dell’epoca copta – quel periodo pazzesco tra IV e VII secolo d.C. quando il cristianesimo si diffuse come un virus, prima che arrivassero gli arabi a sconvolgere tutto. Proprio come oggi, la minoranza cristiana più numerosa nel mondo arabo è quella “copta”, e questa scoperta è un pugno nello stomaco per chi pensa che l’Egitto sia solo sabbia e sfingi.
Il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità ha annunciato il tutto con un comunicato che sa di promozione turistica, guidato dalla dura Soham Ismail in una campagna per spargere il turismo archeologico lontano dalle solite trappole per turisti. Tra edifici residenziali fatti di mattoni crudi, forni arrugginiti, due chiese (una grossa, forse basilicale, e una piccolina quadrata) e una necropoli piena di misteri, gli archeologi hanno disseppellito ceramiche a non finire, inclusi quei dolii giganti per immagazzinare cibo – roba che fa invidia a un museo!
Ma la ciliegina sulla torta è quel murale di Gesù che guarisce un malato, una scena che ti fa pensare: “Accidenti, qui c’era un sacco di fede cristiana prima che l’Islam prendesse il sopravvento!” Anche se gli scavi si sono concentrati sul periodo copta, il sito mostra tracce della conquista islamica, dimostrando che non è stato abbandonato di colpo. Insomma, Ain al Kharab è una bomba che ci ricorda come questi territori, un tempo romano, siano ancora intrisi di influenze culturali che nessuno osa sfiorare oggi. Che scossa per la storia!
