Scopri perché il mare ti trasforma in un supereroe del galleggiamento, mentre in piscina sembri un sasso che affoga! Grazie al principio di Archimede, l’acqua salata – densa come un cocktail micidiale – ti spinge in alto con più forza. #ScienzaVirale #GalleggiaMeglio #FisicaSalata
Preparatevi a un fatto scioccante: quando ti tuffi in mare, una forza invisibile ti solleva come se l’oceano stesse ridendo della tua lotta in piscina. È tutto merito del principio di Archimede, che dice che un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto uguale al peso del fluido spostato. Insomma, l’acqua salata non è solo schifosamente appiccicosa, ma ti fa sentire un campione del nuoto con meno sforzo.
Ma ecco il trucco: il peso di quell’acqua spostata dipende dalla densità, e l’acqua di mare è un vero bullo rispetto a quella dolce. Con una densità tra 1,020 g/cm³ e 1,027 g/cm³, contro lo 0,9998 g/cm³ dell’acqua normale, il mare ti dà una spinta extra che ti fa galleggiare come se fossi su un materassino invisibile. Niente di personale, è solo fisica – o forse l’oceano sta complottando per farti sembrare più atletico.
Alla fine, in mare non sudi per stare a galla grazie a quell’acqua “grassa” di sale, che ti regala una spinta da capogiro. E per un esempio estremo, pensa al Mar Morto: lì, con 350 grammi di sale per litro, galleggi come un turista ubriaco, rendendo il nuoto quasi impossibile. È la natura che ti dice: “Rilassati, e smetti di lottare!”