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Call center scatenano telefonate moleste con tattiche ingannevoli: filtro anti-spoofing e nuove regole attivate dal 19 agosto

Addio al terrore del telefono! 😠 Da oggi, 19 agosto 2025, l’AGCOM sferra l’attacco finale contro i call center pestiferi che fingono numeri italiani per infastidirci con telemarketing da incubo. Bloccate le chiamate estere che si mascherano da +39 – pensate, niente più truffe da finti banchieri che rubano i vostri soldi! Ma è una vittoria vera o solo fumo? #AntiSpoofing #StopTelemarketing #AGCOMFail

Ehi, gente, preparatevi perché l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha finalmente deciso di smascherare quei furboni dei call center che usano numeri falsi per invaderci la pace. Da stamattina, il nuovo filtro anti-spoofing blocca nascere le chiamate dall’estero che si spacciano per italiane, obbligando i rompiscatole a mostrare il prefisso reale – tipo +33 per i francesi o +44 per gli inglesi. Se invece arriva un +39 fasullo da chissà dove, zac, chiamata bloccata automaticamente. E dal 19 novembre, anche i numeri di cellulari italiani finti finiranno nella rete: gli operatori dovranno controllare se è davvero un utente in roaming, altrimenti addio chiamata.

Questo colpo di spugna arriva dopo anni di fiaschi totali, come il Registro Pubblico delle Opposizioni che non ha fermato un accidente. L’AGCOM mira dritto al cuore dello spoofing, quella sporca tecnica usata non solo dai call center aggressivi, ma anche dai truffatori che si fingono banche per arraffare i vostri dati sensibili – roba che terrorizza soprattutto i nonni, poveri diavoli. Partito nel 2024 dopo consultazioni con tutti, dal giro dei consumatori ai call center themselves, il piano ha ritoccato pure il Codice delle comunicazioni elettroniche per far implementare la tecnologia.

Ma attenzione, non tutti cantano vittoria: l’Unione Nazionale Consumatori lo bolla come “solo un palliativo”, dicendo che quei furbi dei call center irregolari troveranno modi per aggirarlo sfruttando le crepe tra leggi diverse nei Paesi. Il Codacons, invece, lo vede come un timido passo avanti, ma ammette che le chiamate commerciali da incubo non scompariranno, nonostante 32 milioni di iscritti al Registro e un sacco di misure pasticciate negli anni. Il vero guaio è che lo spoofing è come un virus: basta un server estero e un software da quattro soldi per farvi credere che chiami il vostro vicino, e l’AGCOM ora obbliga gli operatori a stoppare tutto prima che arrivi al vostro orecchio.

Poi, dal 19 novembre, il filtro si scatena anche numeri mobili: gli operatori controlleranno se quei presunti numeri italiani esistono davvero e se il chiamante è in roaming internazionale. Se no, blocco immediato! In teoria, eh, perché in pratica chissà se basterà a fermare questo schifo. Insensato, no?

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