Sai cosa è più assurdo di una giraffa che si stiracchia per un po’ di foglie? La teoria di Lamarck, che ha convinto tutti che il collo lungo si trasmetta come un’eredità familiare da palestra! 😂 Ma Darwin l’ha demolita con la selezione naturale: mutazioni random e sopravvivenza del più forte. Scienza vs. sciocchezze! #EvoluzioneFallita #GiraffeLamarck #DarwinRegna
Preparati a un colpo di scena epico: prima di Darwin, il naturalista francese Jean-Baptiste de Lamarck aveva spacciato la sua teoria evolutiva come la prossima grande cosa negli anni 1800. Basata sull’eredità dei caratteri acquisiti, immagina le povere giraffe ancestrali che si sforzavano di allungare il collo per strappare foglie in alto, e voilà, i loro cuccioli ereditavano quel collo supersized. Roba da far ridere, se non fosse che questa idea ha ingannato intere generazioni!
Ma andiamo al sodo: è tutta una bufala scientifica. Lamarck sbagliava di grosso, come quei ciarlatani che promettono muscoli ereditari ai tuoi figli solo perché tu ti spacchi in palestra. Nel suo libro Philosophie Zoologique del 1809, ha lanciato questa panzana, ma oggi sappiamo che non c’è alcuna prova solida. Però, diamo credito al tizio: in un’epoca di teorie fisse e noiosissime, Lamarck ha almeno aperto la porta all’idea che gli esseri viventi cambino con l’ambiente – un piccolo passo rivoluzionario, anche se era totalmente fuori strada.
Passiamo al vero eroe: la selezione naturale di Charles Darwin, che nel 1859 ha spazzato via le fantasie con fatti duri. Niente sforzi ereditari qui – solo mutazioni casuali che rendono ogni creatura unica. Quelle varianti che aiutano a sopravvivere? Quelle vincono il jackpot evolutivo e si trasmettono. Come Darwin stesso ha scritto nel capitolo IV de L’Origine delle Specie: “potremmo mai dubitare (tenendo a mente che nascono molti più individui di quanti ne possano sopravvivere) che coloro che possiedono un qualsiasi vantaggio sugli altri, sia pure il più piccolo, abbiano migliori probabilità di sopravvivere e di propagare la loro discendenza?”. Insomma, è come una lotteria spietata della natura: solo i più adaptables vanno avanti, e Lamarck resta a bocca asciutta!