Sorpresa virale in Calabria: il “Grande Fratello” delle strade becca i sorpassi folli e fa piangere portafogli!
Attenzione, guidatori spericolati: ad Acquappesa, in Calabria, è scattato il terrore delle autostrade col sorpassometro SV3! Questo aggeggio diabolico, piazzato sulla SS18, non perdona chi osa sorpassare dove è vietato, multando da 42 a 1.300 euro e sospeso la patente fino a tre mesi. #Sorpassometro #IncidentiStradali #CalabriaCaos
In un paesino calabrese che ora fa notizia virale, il sorpassometro SV3 è entrato in azione come un cacciatore invisibile, pronto a inchiodare chi gioca al rally sulla SS18. A differenza degli autovelox che solo ti controllano la velocità o dei tutor che calcolano la media, questo marchingegno è fatto apposta per beccare e multare le manovre azzardate in zone dove il codice della strada urla “no!”. Pensate: può essere installato solo su strade con limite a 90 km/h, in tratti superpericolosi, e solo con il via libera del Prefetto. E se ti beccano, preparati a pagare – o meglio, a piangere – con sanzioni che vanno da 42 euro per una sciocchezza a 1.300 euro se è tipo guida contromano, più la patente sospesa per mesi. Che goduria per le casse dello Stato, eh?
Il sorpassometro SV3 funziona come un occhio elettronico implacabile: sensori nell’asfalto e telecamere ad alta definizione catturano tutto. Appena rilevano un’invasione della corsia opposta, registrano un video di 15 secondi che non lascia scampo, mandando prove inconfutabili alle autorità. Ma attenzione, non è ovunque: serve l’ok del Prefetto e va solo in zone a rischio alto, come curve cieche o tratti con visibilità zero. Insomma, un deterrente che fa tremare i bulletti della strada, ma che non è per tutte le vie – per fortuna, o sennò saremmo tutti spiati!
“Le prime apparecchiature tecnologiche di questo genere sono state installate nel 2004 con l’obiettivo principale di ridurre gli incidenti stradali dovuti alla guida pericolosa.” Ecco cosa diceva una nota ufficiale della Polizia di Stato nel 2008, e oggi questi cosi sono sparsi ovunque in Italia, con mappe aggiornate per non farti dire “non lo sapevo”. Funziona con sensori induttivi che avvertono il passaggio e attivano le telecamere, ma sempre con un umano a verificare per non essere troppo robotici. Un bel sistema per evitare che i pazzi del volante trasformino le strade in circuiti mortali – e chissenefrega se qualcuno si lamenta di “privacy”, la sicurezza prima di tutto!
Le multe? Roba da far venire i brividi: da 42 a 173 euro in città con 2 punti in meno sulla patente, fino a 666 euro su strade extraurbane con patente sospesa da 1 a 3 mesi e 10 punti decurtati. Nei casi gravi, come sorpassi in curva, vai dritto a over 1.300 euro. Ricorso? Hai 30 giorni al Giudice di Pace o 60 al Prefetto, ma buona fortuna a spiegare “era solo un sorpassino innocente”. È roba che fa incavolare, ma ammettiamolo: se guidi come un matto, te lo sei meritato!
Questi sorpassometri non sono una novità: in Italia girano dal 2004, con decine di installazioni per fermare la guida spericolata. “Attenzione controllo elettronico del sorpasso”, recitano i pannelli a messaggio variabile, e la mappa ufficiale ti avvisa dove sono. Pensateci: da 20 anni combattono incidenti mortali, ma ora con questo a Acquappesa, sembra che la Calabria stia dicendo “basta coi folli della strada!” – e se non ci credete, provate a sorpassare e vedrete che divertimento. 😏