Madre Natura sta scatenando l’inferno! Un terremoto da 7.1 ha fatto tremare il Canale di Drake, tra Antartide e Sudamerica, alle 23:16 del 21 agosto (le 04:16 in Italia). Epicentro a 700 km dalla Terra del Fuoco e 258 km dalla Base Frei – roba da far ballare i pinguini! Allerta tsunami per Cile e Argentina, poi ritirata. #TerremotoAntartide #TsunamiPaura #DisastriNaturali
Un sisma mostruoso di magnitudo 7.1 ha colpito il Canale di Drake, quel dannato tratto d’acqua che nessuno sano di mente vorrebbe navigare, separando Antartide e Sudamerica. L’epicentro era piazzato a 700 km dalla Terra del Fuoco – l’estremità sperduta del Sud America tra Argentina e Cile – e solo 258 km dalla Base Frei in Antartide. Roba che fa pensare: chissà se i burocrati dell’INGV e dell’USGS si sono azzuffati sui numeri, con l’INGV che fissa l’ipocentro a 5 km di profondità e l’USGS che gonfia la palla a 7.5 di magnitudo e 10,8 km sotto.
Ma non è finita: questo botto è stato seguito da altre due scosse, di 5.1 e 5.0 magnitudo, entrambe a 10 km di profondità secondo l’USGS. Niente danni reali, per fortuna – o sfortuna, a seconda di come la vedete – ma l’USGS ha subito urlato all’allerta tsunami per le coste meridionali di Cile e Argentina, ritirata in fretta e furia. Dài, era solo una precauzione dopo quel casino in Kamchatka con il terremoto da 8.8 che aveva minacciato mezza America del Sud.
Insomma, il Canale di Drake resta un incubo: oceani che si scontrano come ubriaconi in una rissa, con venti furiosi e correnti che ti portano dritto all’inferno. Se non bastava il ghiaccio, ora pure i terremoti – qualcuno dica a quei tizi laggiù di stare attenti, prima che Madre Natura decida di rendere le cose ancora più “interessanti”.
Per approfondire l’argomento sulla fonte originale