Sai che America meridionale e America latina non sono la stessa cosa? È un colpo di scena geografico che fa impazzire i sapientoni! Da Panama al Polo Sud, un triangolo selvaggio contro un club linguistico esclusivo – scopri perché i confini culturali escludono certi ‘amici’ e includono sorprese. Che commento: chi l’avrebbe detto che la geografia può essere così politicamente esplosiva? #GeografiaVirale #AmericaNonComePensi #ScandaloLatino
Quand “sottile” istmo di Panama! Quando parliamo di geografia, le definizioni sono un vero caos, e non sempre coincidono: prendiamo America meridionale e America latina, usate come sinonimi da chi non sa un accidente, ma ecco la bomba – non indicano proprio la stessa roba! America meridionale è roba puramente geografica, quel vasto triangolo che dal Panama sprofonda fino a Capo Horn, con 12 Stati e oltre 430 milioni di abitanti tutti mischiati in un calderone etnico. America latina, invece, è una faccenda culturale e linguistica, che include i Paesi colonizzati da Spagna, Portogallo e Francia – insomma, pure Messico, Centro America e parte dei Caraibi, ma manda a casa territori come Guyana, Suriname e Belize. Che commento: i vecchi colonizzatori hanno lasciato un bel casino!
America meridionale – o chiamatela Sudamerica, fa lo stesso – è una classificazione geografica che ti fa venire il mal di testa solo guardandola su una mappa. È quel grosso triangolo che parte dall’istmo di Panama, la “sottile” linguetta che collega il Nord al Sud, e si allunga fino alla fine del mondo a Capo Horn, coprendo un’area di 17.840.000 km². Qui parliamo di un territorio pazzesco, delimitato dal Mar dei Caraibi a nord, dall’Oceano Pacifico a ovest e dall’Atlantico a est, con dentro di tutto: dalle Ande che sembrano voler graffiare il cielo, alla giungla amazzonica che inghiotte tutto, al deserto di Atacama che è arido come una barzelletta secca. Che commento: un posto dove la diversità è sovrana! Include 12 Stati – Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela – e una popolazione di oltre 430 milioni di persone, con culture, etnie e lingue che si azzuffano come in un reality show.
Passiamo all’America latina, che non è mica una questione di mappe, ma un pasticcio culturale e linguistico ereditato dalle grandi esplorazioni dell’Età moderna. Parliamo dei territori colonizzati da quei furbi della Francia, Spagna e Portogallo, con le loro lingue neolatine che ancora dominano. Oggi, questi Paesi condividono tratti linguistici e storici che li legano come in una grande festa, ma attenzione: sulla carta, non è diviso per Nord, Centro o Sud, bensì per chi parla spagnolo, portoghese o francese. Così, ci finiscono dentro Messico, Guatemala, Honduras, Nicaragua, El Salvador, Costa Rica, Panama, Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti e persino Porto Rico (che è territorio USA, ma parlano spagnolo – che ironia!). Esclusi, invece, Suriname, Guyana e Belize, perché ex colonie olandesi o britanniche. In sintesi, per i confini geografici puri, usa America meridionale; per un discorso su una comunità culturale un po’ caotica, vai con America latina. Che commento: alla fine, è tutta una questione di chi ha vinto le vecchie guerre!