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SpaceX inchioda il decimo test di Starship, umiliando i rivali: il lancio e il suo impatto sul futuro spaziale

Elon Musk spacca tutto: SpaceX conquista lo spazio con il decimo test di Starship! Dopo ritardi per guasti e meteo da incubo, il razzo è atterrato come un boss nell’Oceano Indiano. Un successo epico che zittisce i criticoni e rilancia il programma Artemis. #StarshipSuccess #SpaceX #ElonMuskEra

Elon Musk e il suo SpaceX hanno finalmente centrato un colpo da maestro con il decimo test di volo di Starship, trasformando un disastro in una vittoria da urlo dopo due rinvii per problemi tecnici ai sistemi di rifornimento e condizioni meteo schifose. Partito da Starbase, in Texas, alle 18:30 locali del 26 agosto (che per noi in Italia era l’una e mezza di notte del 27), il prototipo Starship Block 2 ha spazzato via i dubbi raggiungendo tutti gli obiettivi, inclusi un ammaraggio controllato nell’Oceano Indiano. Diciamocelo, per l’azienda del miliardario spaccone è una boccata d’, specialmente dopo i tre test precedenti finiti in fumo che avevano fatto sghignazzare più di un esperto.

Ora, addentriamoci nei dettagli di questo test di volo che ha fatto impazzire i social, con il video che sta già virando ovunque. Per SpaceX, si tratta del primo volo vincente per il prototipo Block 2, lanciato a gennaio, e nonostante qualche piccolo intoppo tecnico, hanno inchiodato ogni fase. Il decollo ha visto il booster Super Heavy – una bestia alta 70 metri – partire con tutti i 33 motori Raptor accesi, seguito da una manovra di hot staging a circa 7 minuti, con i 6 motori Raptor della navicella che si sono accesi mentre era ancora agganciata. Roba da lasciare a bocca aperta, eh?

Il Super Heavy ha poi eseguito un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico, con i motori riaccesi per capovolgersi e tuffarsi con il cono in su – una mossa da eroi che ha fatto esultare tutti, visto che nell’ultimo test non c’era nemmeno l’ombra di un rientro morbido. Ma la vera star è stata la navicella Ship, che nei test passati aveva fallito miseramente. Dopo il distacco, ha proseguito in volo suborbitale verso l’Oceano Indiano, rilasciando 8 finti satelliti Starlink V3 per testare il carico – un’anteprima di come la versione Block 3 potrà gestire fino a 60 di quei cosi. La Ship ha acceso un motore nello spazio come un pro (seconda volta che ci riescono) e ha rientrato l’atmosfera con danni minimi, atterrando a un’ora dal decollo. Non era previsto il recupero, ma questi dati d’ aiuteranno a raffinare i prossimi mostri, e chissenefrega dei precedenti flop.

Questo successo non è solo un colpo di fortuna: è la prima volta che SpaceX centra tutti gli obiettivi in un piano di volo, zittendo le critiche dopo i test di gennaio, marzo e maggio finiti in esplosioni spettacolari. La filosofia “prova e sbaglia” di Musk stava iniziando a sembrare una scusa, con dubbi crescenti sull’affidabilità del programma Starship, soprattutto perché è chiave per il allunaggio Artemis III della NASA nel 2027. Insomma, questo test rimette SpaceX sui binari, dimostrando che il miliardario eccentrico sa ancora stupire – e forse far ingoiare un bel po’ di parole ai suoi detrattori. Che ne dite, è l’inizio di una nuova era spaziale o solo un fuoco di paglia?

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