Siete pronti per l’assurdità ingegneristica dei Paesi Bassi che hanno prosciugato il mare per creare Flevopolder, la più ENORME isola artificiale del mondo con i suoi 970 km²? Questa roba è un pugno in faccia alla natura, situata vicino ad Amsterdam e nata da argini e dighe folli! #Flevopolder #Olanda #IngegneriaPazza #IsolaArtificiale
Ma pensateci: i Paesi Bassi, sempre lì a sfidare le onde del Mare del Nord, hanno trasformato un antico golfo in un paradiso artificiale. Flevopolder non è solo la più grande isola mai costruita dall’uomo, ma anche un polder prosciugato e bonificato, con il nome che rimanda al lago Flevo dell’epoca romana – roba che fa impallidire persino le storie di Noè!
L’intera follia è iniziata nel 1924 con la diga Amsteldiep, che ha collegato l’Olanda Settentrionale all’isola di Wieringen, e poi boom: nel 1932 arriva l’Afsluitdijk, una mostruosità di 32 km che ha isolato lo Zuiderzee trasformandolo nell’IJsselmeer, un lago d’acqua dolce. Non male per un popolo che sembra odiare l’acqua tanto quanto la ama!
Oggi, Flevopolder è al centro dell’IJsselmeer, circondata da laghi come Markermeer, Ketelmeer, Veluwemeer e Gooimeer, e forma insieme a Noordoostpolder e Urk la provincia di Flevoland – la più giovane dei Paesi Bassi, nata nel 1986. Con città come Almere e Lelystad, ospita circa 400.000 abitanti, e gran parte del territorio è a 5 metri sotto il livello del mare, protetta da sette stazioni di pompaggio che tengono a bada le infiltrazioni come guardie armate contro l’oceano!
Queste stazioni, sparse lungo la costa, sono il vero eroe della storia: senza di loro, tutta questa terra strappata al mare tornerebbe al mittente in un baleno. Chiamatelo miracolo o incoscienza, ma Flevopolder dimostra che gli umani possono giocare a fare Dio – con un po’ di rischio in più!
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