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L’elio forma molecole stabili in condizioni esotiche

L’incredibile scoperta dei composti dell’elio: un nuovo orizzonte nella chimica dei gas nobili

Il misterioso elio

L’elio è un gas nobile con numero atomico 2, noto per la sua elevata stabilità chimica insieme agli altri gas nobili scoperti nel 1785. Tutti tranne l’elio presentano una configurazione elettronica esterna ns^2, np^6, mentre l’elio ha una configurazione 1s^2, con un guscio completo.

La svolta nella ricerca sui gas nobili

Solo a partire dagli anni ’60 è stata scoperta la capacità di alcuni gas nobili, come il xeno, di formare composti stabili. Tuttavia, non erano ancora noti composti dell’elio e del neon, poiché si riteneva che l’elio non potesse formare composti a causa della sua affinità elettronica pari a zero e della sua elevata energia di ionizzazione.

La sorprendente scoperta

Recenti studi pubblicati su C&EN hanno rivelato che l’elio è in grado di formare un composto stabile a pressioni elevate, sfidando le concezioni precedenti della chimica. Il composto Na2He è stato predetto come termodinamicamente stabile a pressioni superiori a 115 GPa, un milione di volte superiori alla pressione atmosferica terrestre.

La sintesi e la struttura del composto

Utilizzando una cella a incudine di diamante DAC, i ricercatori sono riusciti a sintetizzare il composto e a caratterizzarne la struttura tramite diffrazione ai raggi X. Si è scoperto che il composto, isolante, presenta una struttura tridimensionale a forma di scacchiera.

Nuove prospettive nella chimica

Questa scoperta apre nuove prospettive nella ricerca chimica, sfidando i concetti tradizionali e aprendo la strada a nuove frontiere. La possibilità di formare composti stabili con l’elio potrebbe portare a nuove scoperte nel campo della chimica dei gas nobili.

Questi risultati sono di grande interesse per la comunità scientifica e dimostrano che la chimica può ancora riservare sorprese incredibili, sfidando le nostre conoscenze pregresse.

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