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Determinazione sperimentale del calore specifico

Determinazione del calore specifico mediante l’utilizzo di un calorimetro

Per determinare sperimentalmente il calore specifico, il di fusione e di ebollizione, e il , viene utilizzato un dispositivo chiamato calorimetro. Uno dei tipi di calorimetro più diffusi è il , costituito da una tazza parzialmente riempita di acqua, dotata di un termometro e di un agitatore.

Questo strumento consente di misurare il calore assorbito o ceduto durante una trasformazione. La variazione di temperatura dell’acqua all’interno del calorimetro consente di calcolare il calore attraverso l’equazione Q = m ∙ c ∙ ΔT, dove Q rappresenta la quantità di calore, m la massa di sostanza coinvolta, c il suo calore specifico e ΔT la variazione di temperatura.

Un esempio pratico di utilizzo del calorimetro per determinare il calore specifico di un metallo coinvolge la misurazione delle masse della tazza vuota, della tazza con acqua e del metallo, nonché delle temperature iniziali e finali del sistema. Utilizzando i dati ottenuti, è possibile calcolare il calore specifico del metallo, che nel caso preso in considerazione è pari a 0.498 J/g °C.

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