back to top

La storia delle Vele di Scampia

Le Vele di Scampia rappresentano un complesso residenziale situato a Napoli, progettato dall’architetto Franz Di Salvo e realizzato tra il 1962 e il 1975. Di origine composta da sette edifici, attualmente ne rimangono in piedi solamente tre.

Tra gli eventi tragici più recenti, si segnala il crollo di un ballatoio della vela celeste avvenuto il 22 luglio, che ha provocato la morte di tre persone. Inizialmente concepite come un progetto innovativo di alloggi residenziali, le Vele di Scampia hanno nel assunto connotazioni negative diventando simbolo di degrado urbano, con infiltrazioni della camorra e condizioni economiche precarie.

Attualmente, sono in corso progetti di demolizione e riqualificazione delle strutture, con un’ordinanza del sindaco Manfredi che prevede lo sgombero parziale coinvolgendo circa mille residenti.

La forma e la costruzione delle Vele di Scampia

Le Vele di Scampia si caratterizzano per la loro insolita triangolare, che richiama le vele di una imbarcazione. Inizialmente composto da sette edifici e 1.192 appartamenti, capaci di ospitare circa 6.500 persone, il complesso era pensato per rispondere all’aumento demografico post-bellico. La struttura si eleva per 14 piani e raggiunge un’altezza di circa 45 metri, con una lunghezza di circa 100 metri, secondo quanto previsto dalla legge n. 167 del 1962.

Il declino e la degenerazione delle Vele di Scampia

Nonostante le ambizioni iniziali, il progetto delle Vele di Scampia ha subito importanti modifiche: gli spazi comuni non sono stati realizzati e il quartiere ha subito un rapido degrado. Dopo il terremoto del 1980, la sovrappopolazione causata dall’occupazione abusiva di molti alloggi ha contribuito al peggioramento della situazione. La mancanza di opportunità lavorative e l’assenza di interventi delle istituzioni hanno favorito la formazione di un’importante presenza camorristica nel quartiere, come mostrato anche nel film “Gomorra”.

Prospettive future per le Vele di Scampia

Le proteste della comunità locale hanno spinto le istituzioni a considerare la demolizione di alcune vele. Tra il 1997 e il 2003, tre edifici sono stati abbattuti, ma il degrado ha continuato a persistere. Attualmente, il Comune di Napoli sta portando avanti il progetto ReStart Scampia, che prevede la demolizione delle vele gialla e rossa, insieme alla riqualificazione della vela celeste per ospitare uffici e la creazione di nuove aree pubbliche. Il termine dei lavori è previsto per il 2027, ma una reale riqualificazione dipenderà dall’impegno collettivo nel fronteggiare le questioni socio-economiche radicate nel quartiere.

Per saperne di più: Storia delle Vele di Scampia a Napoli: dalle origini al crollo e all’ordine di sgombero

GLI ULTIMI ARGOMENTI

Leggi anche

Sotto la Città del Vaticano scoperto un bunker usato come archivio è stato trasformato in forma passiva e reso più sensazionalistico: Un bunker usato come...

#Vaticano #Bunker #Segreti #Storia Scoperto un bunker segreto sotto il Vaticano! Non è un rifugio anti-atomico, ma un deposito di documenti storici. Costruito da...

Su WhatsApp sta arrivando una nuova funzione di sicurezza che blocca l’esportazione di chat e multimedia: Big Tech ora controlla anche i tuoi messaggi...

NUOVA FUNZIONE WHATSAPP: PRIVACY AVANZATA PER LE CHAT! 🕵️‍♂️🔒 Ora potrai impedire l'esportazione delle tue conversazioni e il salvataggio automatico dei media. Finalmente un...

Dazi contro la Cina aumentati del 104% nel nuovo capitolo della guerra commerciale di Trump: cosa succede

Shock tariffario: Trump impone dazi del 104% sulla Cina, Borse in ginocchio! La Casa Bianca colpisce duro, portando i dazi totali al 125% in...
è in caricamento