La Spagna pensa a una stretta per la dipendenza creata dagli smartphone con avvertenze simili a quelle sui pacchetti di sigarette

La Spagna punta a limitare la dipendenza dagli smartphone con una nuova proposta di legge. Potrebbero essere introdotte avvertenze sanitarie simili a quelle sui pacchetti di sigarette nonché limitata l’uso di cellulari e social al di sotto di una certa soglia di età.

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La Spagna ha intenzione di affrontare la crescente dipendenza da smartphone e dispositivi digitali, soprattutto tra i giovani, attraverso una nuova proposta di legge. Questa iniziativa è il risultato di uno studio approfondito condotto da un comitato di 50 esperti, convocato all’inizio dell’anno dal governo spagnolo.

Il gruppo ha analizzato le implicazioni sociologiche e neuroscientifiche dell’uso eccessivo di tecnologia, producendo un rapporto di 250 pagine con 107 raccomandazioni per mitigare i rischi legati a dispositivi e piattaforme digitali. Tra le proposte principali vi è l’introduzione di avvertenze sanitarie sugli smartphone, simili a quelle presenti sui pacchetti di sigarette, per segnalare i potenziali danni alla salute mentale.

Limitazioni sull’uso per i giovani

Inoltre, gli esperti suggeriscono di limitare l’accesso ai dispositivi in base all’età: nessun utilizzo per i bambini sotto i 3 anni, un uso limitato fino ai 6 anni e telefoni privi di accesso a internet per i giovani tra i 6 e i 12 anni. L’età minima per aprire account sui social media dovrebbe essere innalzata da 14 a 16 anni e medici e psicologi dovrebbero monitorare regolarmente i ragazzi per rilevare eventuali sintomi di ansia o depressione.

Educazione e responsabilità

Il rapporto enfatizza l’importanza di educare sia i giovani che le loro famiglie sull’uso responsabile della tecnologia. Le scuole dovrebbero adottare misure per ridurre l’impatto negativo degli strumenti digitali, come la rimozione di giochi educativi basati su gratificazioni istantanee. È stato anche proposto di destinare risorse finanziarie per supportare le famiglie meno abbienti nell’acquisto di strumenti educativi adeguati.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio, poiché altri Paesi europei, come Francia, Belgio e Ungheria, hanno già imposto restrizioni simili all’uso di smartphone da parte dei minori. Allo stesso tempo, l’Australia ha approvato il divieto di uso dei social per i minori di 16 anni. Anche l’ONU ha raccomandato di vietare i cellulari nelle scuole, evidenziando che questo potrebbe migliorare l’apprendimento e ridurre le distrazioni.

Il governo spagnolo sta ora considerando queste proposte per integrarle in una legge nazionale. Se approvate, queste misure potrebbero rappresentare un passo significativo verso la tutela della salute mentale e del benessere dei giovani, limitando al contempo l’accesso a contenuti inappropriati e promuovendo un uso più consapevole della tecnologia.

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