L’importanza dell’acido neuramminico nelle interazioni cellulari e virali
L’acido neuramminico (Neu), composto a nove atomi di carbonio, è essenziale per le catene polisaccaridiche delle glicoproteine e dei glicolipidi presenti nelle membrane cellulari. Derivato dalla mannosamina e dall’acido piruvico, l’acido neuramminico non si trova nella forma libera in natura, ma i suoi derivati sono diffusi nei tessuti animali e nei batteri, partecipando a processi biologici cruciali come l’adesione cellulare e la modulazione immunitaria.
Tra i derivati più noti dell’acido neuramminico, troviamo l’acido N-acetilneuramminico e l’acido N-glicolilneuramminico, con quest’ultimo presente nelle urine e ottenibile da fonti naturali, sintesi chimica, enzimatica o fermentazione microbica. Questi derivati giocano un ruolo fondamentale in svariati processi cellulari come l’interazione tra cellule, la comunicazione cellulare, le interazioni carboidrati-proteine e molteplici processi biologici.
Particolarmente significativa è l’interazione dell’acido N-acetilneuramminico con i virus influenzali A e B, mentre il virus influenzale C interagisce con l’acido N-acetil-9-O-acetilneuramminico. Questo legame è essenziale per la fase iniziale dell’infezione virale, poiché i virus influenzali si legano ai derivati dell’acido neuramminico presenti sulla superficie delle cellule tramite l’emoagglutinina.
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