Ergosterolo: il composto dalle molteplici proprietà benefiche per la salute

L’ergosterolo è uno dei costituenti principali della membrana cellulare dei miceti e svolge funzioni simili a quelle del colesterolo nei mammiferi e, come il colesterolo, deriva dal lanosterolo. Esso determina la fluidità, la permeabilità e l’attività delle proteine ​​associate alla membrana cellulare ed è essenziale per il mantenimento del DNA mitocondriale nei miceti.

Per il suo ruolo è considerato un bersaglio ideale per i fungicidi costituiti da composti azolici che inibiscono la lanosterolo 14-α-demetilasi, bloccando così un passaggio chiave nella conversione del lanosterolo in ergosterolo.

Esso  è anche detto provitamina D in quanto è convertito in vitamina D2 nella cute mediante l’azione della luce U.V.

Benefici dell’ergosterolo

L’ergosterolo e i suoi derivati, in particolari gli esteri che sono maggiormente solubili ​​hanno attirato molta attenzione per una varietà di benefici per la salute, come le attività antinfiammatorie e antiossidanti. Da numerosi studi sono emerse proprietà epatoprotettive, antiallergiche, antimicrobiche e antivirali e, secondo alcuni anche antitumorali e idonee a combattere il diabete.

La vitamina D è infatti una vitamina essenziale per la salute umana e svolge un ruolo fondamentale nella regolazione e il mantenimento dell’omeostasi del calcio. La carenza di vitamina D è collegata a un aumento del rischio di cancro, ipertensione, malattie autoimmuni e diabete

Biosintesi dell’ergosterolo

Il Saccharomyces cerevisiae organismo unicellulare appartenente al regno dei funghi, comunemente noto come lievito di birra è il modello utilizzato per comprendere il meccanismo di sintesi dell’ergosterolo. Il composto di partenza è l’acetil-CoA che, attraverso la via dell’acido mevalonico, porta alla sintesi del mevalonato.

Dal mevalonato si ottiene il farnesil pirofosfato FPP, intermedio a 15 atomi di carbonio grazie all’azione dell’enzima farnesil pirofosfato sintetasi.

Dalla dimerizzazione di due molecole di FPP si ottiene lo squalene che, per ossidazione si trasforma in squalene 2,3 epossido. La conversione dello squalene 2,3 epossido porta alla formazione di lanosterolo. Quest’ultimo a seguito di complesse reazioni, catalizzate da opportuni enzimi, dà luogo alla formazione dell’ergosterolo

Struttura dell’ergosterolo

ergosterolo

Si presenta sotto forma di polvere cristallina bianca scarsamente solubile in acqua.
È uno sterolo triterpenico che ha formula molecolare C28H44O costituito dal nucleo tetraciclico tipico degli steroli a cui è unita una catena olefinica constituita da 9 atomi di carbonio sul C17

Farmaci antimicotici

Le patologie micotiche, che nei casi gravi possono portate al decesso, sono in rapida espansione a dell’aumento del numero di persone immunocompromesse per l’uso farmaci immunosoppressivi e chemioterapia.

Tutte le classi di farmaci antifungini come azoli e allilamine inibiscono la biosintesi dell’ergosterolo, mentre i polieni si legano all’ergosterolo nella membrana plasmatica, dove formano grandi pori che interrompono la funzione cellulare.

Tuttavia, si sono registrate resistenze a questi farmaci e ciò rende molto più difficile il trattamento di tali infezioni. Gli studi quindi convergono da un lato all’utilizzo di più farmaci che possano esplicare un’azione sinergica e dall’altro alla comprensione dei meccanismi biologici con l’obiettivo di sviluppare nuovi strumenti per il trattamento

Fonti alimentari

pesce azzurro

Le fonti alimentari contenenti vitamina D sono scarse. Sebbene il pesce azzurro sia considerato una buona fonte di vitamina D3 , il suo consumo e il suo contenuto di vitamina D non sono abbastanza elevati da aumentarne in modo significativo il contenuto nell’uomo. 

Oltre al pesce, i funghi sono spesso considerati un’altra preziosa fonte di vitamina D, in particolare di vitamina D2 . Tuttavia, il principale metabolita naturale della vitamina D nei funghi e nei lieviti è il precursore della vitamina D ovvero l’ergosterolo, che può essere convertito in vitamina D2 mediante irradiazione con radiazioni U.V.B.

Il lievito per panificazione esposto a tali radiazioni è considerato come ingrediente affidabile per arricchire i prodotti da forno con vitamina D, ed è un esempio importante  per aumentare la vitamina D negli alimenti naturali. Tale metodo è stato stato approvato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare

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